Bonus benzina da 150 euro per studenti e lavoratori: il governo lavora alla misura. Servono 2 miliardi. Gli ultimi aggiornamenti

Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha annunciato che il governo è in piena fase operativa su un bonus benzina da 150 euro. Una misura voluta per supportare le fasce sociali con redditi più bassi, di fronte all’ondata del caro-prezzi.
L’idea è quella di introdurre una social card per l’acquisto di carburanti, un’iniziativa che si affiancherà alla già nota “carta Dedicata a te”. Quest’ultima ha già fatto breccia nelle case degli italiani, raggiungendo oltre un milione di famiglie.
La creazione di questa nuova social card rispecchia l’esempio della carta per gli acquisti alimentari, lanciata a luglio, ma con una focalizzazione sui lavoratori e studenti pendolari, che recentemente hanno risentito maggiormente dell’incremento dei costi del carburante. È previsto che tale misura venga incorporata nel decreto fiscale di ottobre, permettendo alle famiglie di beneficiarne entro la fine dell’anno.
Ma da dove arriveranno i fondi? Si stima che la carta avrà un costo di 2 miliardi, paragonabile agli introiti “extra” incassati dallo Stato durante l’estate grazie al caro-benzina. C’è però una nota dolente: per finanziare questa iniziativa, potrebbero venir meno alcuni benefici fiscali, come l’azzeramento degli oneri e l’Iva agevolata sul gas. Tuttavia, viste le attuali quotazioni internazionali del gas, il governo potrebbe difendere questa scelta.
In questi tempi di incertezza economica, con una crescita prevista di solo l’1% per il 2023, ogni decisione presa dal governo è sotto il microscopio. La prudenza è la parola d’ordine, e, come sottolineato dal Premier Giorgia Meloni, l’attenzione è posta sulle priorità.
Per incentivare la spesa durante il periodo natalizio, è in considerazione la detassazione delle tredicesime. Ma le buone notizie non finiscono qui: potrebbero essere confermati anche il taglio del cuneo fiscale e la detassazione dei fringe benefit.
Infine, una nota positiva per i lavoratori autonomi: è in discussione la possibilità di rateizzare l’acconto di novembre, per scongiurare eventuali crisi di liquidità. Una mossa essenziale in un periodo di rallentamento economico, che offre una boccata d’aria fresca a autonomi, professionisti e micro-imprese.