Bonus 500 euro, a Cosenza oltre 300 docenti sotto inchiesta: per la Guardia di Finanza avrebbero irregolarmente speso i fondi
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Sud, l’inchiesta della Procura e della Guardia di Finanza sui presunti abusi del bonus docenti, avviata a febbraio 2023, potrebbe riservare ulteriori sorprese.
Circa 300 insegnanti sarebbero coinvolti in un procedimento penale che, sul fronte penale, sembrerebbe essersi concluso con il pagamento di una multa da parte dei docenti. Rimane tuttavia aperto l’iter disciplinare presso l’Ufficio procedimenti disciplinari dell’Ambito territoriale provinciale.
Le convocazioni dei docenti coinvolti dovrebbero iniziare a fine ottobre e protrarsi per diversi mesi, con un calendario che, secondo la Gazzetta del Sud, sarebbe soggetto a continui aggiornamenti, arrivando ad oggi al 26 gennaio. Ogni giorno, il personale ascolterà le giustificazioni dei professori, che potranno essere assistiti da legali o rappresentanti sindacali. I docenti sono accusati di aver utilizzato illecitamente i 500 euro annuali del bonus, destinati all’aggiornamento professionale, per acquisti non conformi alle normative, come biglietti per spettacoli o apparecchiature informatiche non strettamente legate all’attività didattica.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, il meccanismo fraudolento si baserebbe su un primo acquisto regolare, seguito da un reso e l’ottenimento di un buono spesa utilizzabile nello stesso negozio, aprendo così la strada ad acquisti non consentiti. Gli episodi illeciti individuati si riferirebbero al periodo 2018-2021.
Tuttavia, alcune testimonianze potrebbero complicare ulteriormente il quadro. La Gazzetta del Sud cita il caso di un’insegnante che, oltre agli acquisti non consentiti, avrebbe riscontrato un ammanco di denaro legato all’acquisto di un elettrodomestico, presumibilmente un aspirapolvere, che non avrebbe mai ricevuto.