Bonetti: “Genitori di studenti in quarantena possono lavorare in smart working e congedo retribuito”
“In quest’ultima fase della pandemia si stanno sviluppando contagi per lo più in ambito familiare. Sappiamo che le famiglie, oggi più che mai vanno supportate e abbiamo già messo in campo misure che ricalcano iniziative prese durante il lockdown”.
Così in un’intervista a ‘Il Messaggero’ Elena Bonetti, ministro della Famiglia ed esponente di Italia Viva.
“Innanzitutto è stato fondamentale reintrodurre misure di tutela del lavoro. I genitori di studenti obbligati alla quarantena possono lavorare in smartworking e hanno diritto a un congedo pagato al 50% della propria retribuzione giornaliera. Queste misure riguardano anche i lavoratori autonomi con partita Iva iscritti all’Inps”, spiega il ministro.
Per Bonetti questa “non è un’iniziativa sufficiente. Stiamo lavorando su più livelli e una strada è quella di finanziare iniziative dei Comuni con il terzio settore per venire incontro alle esigenze delle famiglie, in particolare quelle che mostrano situazioni di povertà educativa per cui a breve uscirà un nuovo bando di 15 milioni”.
E un aiuto decisivo per il contrasto alla pandemia , secondo il ministro, potrebbe arrivare alle famiglie “dalla diffusione di test rapidi che devono essere usati su scala nazionale”.
“E’ ovvio che di fronte a un bambino raffreddato sapere in poco tempo se si tratta di influenza o meno è decisivo. Un altro grosso passo avanti arriverà dalla distribuzione capillare dei vaccini anti-influenzali, alla quale il governo e le Regioni stanno provvedendo”, spiega ulteriormente Bonetti.