Bocciature di Pontremoli: ancora accertamenti?

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dp – L’impressione è che si voglia scaricare sulle spalle dei docenti l’inefficienza di una scuola che in questi anni ha subito danni devastanti. Dopo la conferma della bocciatura dei cinque alunni della prima elementare della scuola ‘Giulio Tifoni’ di Pontremoli giungono segnali di nuove ispezioni.

dp – L’impressione è che si voglia scaricare sulle spalle dei docenti l’inefficienza di una scuola che in questi anni ha subito danni devastanti. Dopo la conferma della bocciatura dei cinque alunni della prima elementare della scuola ‘Giulio Tifoni’ di Pontremoli giungono segnali di nuove ispezioni.

La notizia è tutta da confermare ed è stata riferita da alcuni siti di informazione scolastica. Infatti dopo una prima ispezione sulla bocciatura di cinque bambini di prima elementare e la riconferma da parte del consiglio di classe del giudizio negativo sul raggiungimento degli obiettivi necessari per accedere alla seconda classe, il Ministero starebbe pensando ad un ulteriore accertamento sull’istituto per appurare le modalità di conduzione dei corsi di recupero che gli alunni bocciati hanno seguito senza successo. L’augurio è che il Ministero faccia una ispezione anche sui fondi, che negli anni si sono sempre più assottigliati, destinati alle attività extra curriculari e corsi di recupero.

Nei giorni scorsi, unici nel panorama dell’informazione, abbiamo pubblicato il comunicato stampa del preside dell’istituto nella quale si spiegavano le motivazioni della scelta del consiglio di classe. I bambini in questione, secondo il giudizio del consiglio di classe hanno "evidenziato il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi richiesti, in termine di ‘alfabetizzazione strumentale’, per poter accedere alla classe successiva". Da qui, anche, la riconferma della bocciatura, prevista dalla legislazione vigente, dopo una prima ispezione da parte del ministero.

Nel frattempo alcuni insgnanti dell’istituto sono scesi in campo a fianco delle masetre direttamente coinvolte. Siamo stati "colpiti – dicono dalle pagine del Tirreno – da una campagna denigratoria tendente a scaricare direttamente sugli operatori scolastici da anni quotidianamente impegnati per il rinnovamento della didattica in una scuola pubblica aperta, democratica ed inclusiva, i disagi provocati dai tagli alle risorse destinate all’istruzione"

E ricordano, concludono, "che nelle scuole di Pontremoli l’attenzione verso i più deboli è sempre stata un percorso privilegiato e non si è mai pensato a una scuola di élite, anzi si è sempre lavorato alacremente proprio per dare di più a chi ha meno"

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