Boccia (PD): “La buona scuola dovrebbe chiamarsi cattiva scuola”

Comunicato Francesco Boccia (PD) – “Il PD deve cambiare passo e politiche se vuole tornare ad essere credibile nel Paese. Abbiamo fatto molti errori in questi anni, chi difende a spada tratta il jobs act o la buona scuola non ha capito la lezione.
Io voglio cancellare il jobs act, perché inadeguato al mondo del lavoro, insieme al pessimo decreto Di Maio e fare un’operazione shock: mettere tutte le risorse sulla riduzione del costo fiscale del lavoro per avere salari netti più alti per i lavoratori e costi molto più bassi per le imprese.
Basta con i bonus, tutte le risorse vanno sul cuneo fiscale. La buona scuola dovrebbe chiamarsi cattiva scuola; il PD nuovo che voglio deve gettare le basi di un nuovo stato sociale con scuole aperte tutto il giorno da nord a sud, come nuovi luoghi di aggregazione, scuole con servizi adeguati e non fatiscenti, scuole in cui si studia, si fa musica, sport, teatro, cultura e arte.
Voglio insegnanti supervalorizzati e punto di riferimento dei nostri ragazzi che passano più tempo con loro che con noi genitori e un conto scuola da 1000 euro l’anno a ragazzo dal primo giorno di scuola fino alla maturità per trasporti, libri e mense. È questo che deve fare un vero partito di sinistra moderno, capace di coniugare diritti e innovazione”. Così Francesco Boccia, deputato PD e candidato alla segreteria del Partito Democratico, in diretta a Tagadà, su La7.