Bimbi della scuola primaria sfilano con la bandiera palestinese all’università e gridano: “Palestina libera”. Il Ministero: “Faremo luce sull’accaduto”
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato un’ispezione in seguito all’episodio che ha visto coinvolti gli alunni di una scuola primaria di Chieri (in provincia di Torino) durante una visita d’istruzione all’Università di Torino.
I bambini, accompagnati dalle maestre, si sono ritrovati all’interno dell’Ateneo occupato da manifestanti pro-Gaza e hanno partecipato attivamente alla protesta, sventolando bandiere e intonando slogan.
La vicenda è stata riportata dal Corriere della Sera, che ha descritto gli studenti di seconda elementare intenti a gridare “Palestina libera” e a ripetere “i canti della rivolta” insieme agli occupanti. Le maestre, intervistate dal quotidiano, hanno dichiarato di non essere a conoscenza dell’occupazione e di essersi rifugiate all’interno dell’edificio a causa della pioggia, cercando un luogo riparato per far pranzare i bambini. Hanno inoltre negato di aver insegnato loro gli slogan, sostenendo che li abbiano semplicemente ripetuti dopo averli sentiti dagli occupanti.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha deciso di intervenire prontamente, disponendo un’ispezione per accertare i fatti e verificare eventuali responsabilità da parte dei docenti dell’istituto scolastico. L’obiettivo è fare chiarezza sull’accaduto e garantire che simili situazioni non si ripetano in futuro, tutelando il diritto all’istruzione dei minori e il loro coinvolgimento in manifestazioni politiche. L’ispezione ministeriale contribuirà a fare luce sulla vicenda e a individuare eventuali responsabilità, garantendo la trasparenza e la correttezza delle azioni intraprese.
Sull’accaduto interviene anche il sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti: “Trovo davvero grave quanto accaduto oggi a Torino dove bambini delle scuole primarie sono stati coinvolti in una manifestazione e sono stati costretti ad urlare slogan filopalestinesi alla presenza delle loro maestre che non sono intervenute tempestivamente per porre fine a quella scena davvero assurda. I bambini non andrebbero mai strumentalizzati e ciò è ancora più grave se avviene in orario scolastico. Pertanto, trovo giusta l’immediata ispezione da parte del Ministero dell’istruzione per accertare le responsabilità di questo grave fatto”.