Bilancio di competenze, oltre 42mila i docenti neoassunti impegnati. Le tre aree: didattica, organizzazione, professionalità. Approfondimento

Sono circa 42.288 i docenti neoassunti che ad oggi risultano essere impegnati nella redazione del proprio Bilancio di competenze nella piattaforma dedicata Indire. Indire presenta un articolo in cui si descrive l’origine del bilancio di competenze e approfondisce le tre aree: didattica, organizzazione e professionalità.
La riformulazione della formazione prevista per l’anno di prova, avvenuta nell’a.s. 2014/2015 e consolidata col modello definito dal DM850/2015, è stata guidata da una visione integrata, secondo la quale il docente è un professionista riflessivo e il percorso della formazione dei neoassunti costituisce un tassello di una traiettoria già avviata, che verrà sviluppata negli anni successivi di servizio.
Il Bilancio di competenze è stato impiegato per la prima volta su larga scala nella formazione neoassunti 2014/2015 per i docenti in anno di formazione e prova (C.M. 6768/2015); nel primo anno di sperimentazione è stato proposto come momento di chiusura del percorso per aprire a un rilancio più consapevole della traiettoria auto-progettuale.
Lo spirito complessivo che anima il Bilancio di competenze pensato per i docenti neoassunti – scrive Indire – consiste nell’obiettivo di valorizzare l’esistente, potenziando l’intenzionalità personale dell’insegnante verso il miglioramento.
Le tre aree
Le tre azioni:
1. la focalizzazione sugli aspetti di competenza che il neoassunto vuole monitorare insieme al tutor;
2. la definizione e la selezione di artefatti da raccogliere per documentare: quanto più è chiaro il focus, il problema da approfondire, tanto più è agevole raccogliere le informazioni specifiche;
3. la riflessione e il confronto tra le problematiche o elementi chiave scelti dal neoassunto con quanto osservato dal tutor.
L’approfondimento completo di Indire