Bianchi sostiene che con il Covid è cresciuto il burnout tra il personale, Anief è d’accordo ma per i docenti lo stress da lavoro va al di là della pandemia
Anche il ministro dell’Istruzione è preoccupato delle ripercussioni psicologiche derivate dalla pandemia, sugli studenti ma anche sui lavoratori.
“La situazione è seria – ha detto Patrizio Bianchi – e siamo tutti siamo provati duramente. Non è la Dad che fa male, ma l’isolamento. Con questa situazione rischio alto di burnout per il personale scolastico”.
Il sindacato Anief ha da tempo fatto emergere la questione dello stress tra il corpo insegnante e chiesto il riconoscimento del bornout al di là della pandemia.
“Quello che chiediamo – dice Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato – è una ‘finestra’ a parte per l’accesso alla pensione perché il burnout tra i dipendenti della scuola è presente a livelli molto più alti rispetto agli altri impiegati pubblici, con un’incidenza tumorale maggiore. Anche per questo motivo il ministro dell’Istruzione dovrebbe impegnarsi per fare in modo, se proprio tiene al suo personale in servizio, di fargli avere una specifica indennità ristoratrice”.