Bianchi: “Sarei felice se tutte le classi il primo giorno di scuola cantassero l’inno d’Italia”
Durante il suo intervento al Forum PA, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha parlato non solo degli istituti tecnici superiori, ma anche dell’educazione musicale.
“La musica non è un accessorio o l’ennesima materia specialistica che insegniamo alla scuola secondaria. La musica riesce a parlare la lingua di tutti però è una lingua che bisogna sapere”.
Poi lancia una proposta: “Mi piacerebbe si fissasse un’ora in un giorno e le scuole si mettessero a cantare, magari il primo giorno di scuola, l’inno d’Italia. Mi fate felice se si realizzasse questo”
Sugli istituti tecnici superiori, invece: “Gli ITS rappresentano la capacità di formare le persone a gestire anche il cambiamento e l’incertezza. Stiamo passando a un nuovo modello economico, e in un mondo in continua trasformazione c’è bisogno di formare persone solide. È una misura che riguarda non solo la scuola ma le politiche industriali del Paese, ed è fondamentale per affrontare l’incertezza di questa nuova fase. Per questo le imprese non solo devono condividere questa misura, ma parteciparla. È un’azione di rafforzamento delle politiche del territorio in una fase in cui i rischi di sfilacciamento sono più alti. Ci deve essere una trasformazione anche nei modi di insegnare e apprendere: un sistema in cui gli studenti si sentano accompagnati”.
E ancora: “Il punto fondamentale è l’autonomia, in una repubblica delle autonomie è fondamentale che un governo non decida tutto, ma deve permettere a ognuno di misurarsi con i propri bisogni. Gli ITS hanno anche questa funzione di stimolo a un ripensamento delle modalità di organizzazione della pubblica amministrazione nel territorio e quindi ai rapporti che esistono a diversi livelli”.