Bianchi rassicura: “Assunti già 110mila docenti, altri 120mila entro il 2024. Per chi vuole insegnare abbiamo costruito un percorso chiaro”
“Nei prossimi anni avremo una riduzione significativa dei nostri studenti perché l’Italia sta attraversando un inverno demografico: in 10anni avremo o una riduzione di 1mln e 400 mila studenti”, ma “tutte le risorse che derivano dalla denatalità rimarranno nella scuola anche per favorire una nuova natalità. Abbiamo stabilizzato l’organico fino al 2026 e anche dopo, fino al 2032, le risorse rimarranno nella scuola”.
Così Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione, intervenuto in collegamento nel corso delle celebrazioni per i 35 anni di Erasmus, nell’ambito del Festival d’Europa 2022.
“In questo contesto la scuola è chiamata ancora di più a svolgere la sua funzione di accompagnare ragazzi e famiglie nella loro vita, per costruire personalità solide, capaci, con lo spirito di chi vuole andare oltre. Una scuola che vuole dare a tutti le stesse opportunità – ha precisato Bianchi – per questo abbiamo investito in asili nido oltre 2,5 miliardi”.
Il ministro ha poi ricordato gli investimenti per la costruzione di nuovi edifici scolastici e per la messa in sicurezza degli edifici già presenti, e ha spiegato le novità per il personale scolastico.
“Abbiamo già assunto con concorso più di 110 mila docenti e ne assumeremo altri 50 mila quest’anno e altri 70mila entro il 2024. Quindi abbiamo addirittura anticipato il turnover. Per chi vuole insegnare abbiamo costruito un percorso chiaro: dopo la laurea magistrale sono previsti 60 crediti di un percorso garantito dalle università e partecipato dalle scuole, con un massiccio ricorso al tutoraggio dei nostri docenti migliori – ha spiegato Bianchi – Abbiamo già messo a bilancio 50 milioni perpetui per sostenere questa formazione iniziale che non deve riguardare solo la didattica delle materie specifiche ma che deve riguardare anche competenze non cognitive. Una formazione che deve essere per tutti, in orario di lavoro. Per questo, investiremo 800 milioni di euro del Pnrr per la formazione di 650mila docenti entro il 2025. E poi una formazione aggiuntiva, legata ad una contrattazione collettiva, che riguarderà invece le attività di gestione della scuola, che servono a gestire le attività di tutoraggio”.