Bianchi: quest’anno niente organico Covid. Anief: decisione sbagliata perché il virus non è vinto, l’ultima speranza è che il Governo ci ripensi approvando il nostro emendamento al DL Aiuti bis

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“Secondo il ministro dell’Istruzione la pandemia è finita: per questo motivo l’organico Covid nella scuola è stato tagliato. Vorrei ricordare al professore Patrizio Bianchi che il virus è purtroppo ancora ben presente tra gli italiani e ci sono Paesi a noi vicini, come la Francia, dove si sono già organizzati per gestire l’ottava ondata di contagi”: così ha risposto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, alle dichiarazioni tranquillizzanti rilasciate a Cernobbio dal ministro Patrizio Bianchi sull’inizio dell’anno scolastico.

Bianchi ha detto: “Stiamo aprendo l’anno scolastico, avremo tutti gli insegnanti al loro posto. In molte regioni abbiamo fatto le supplenze, quest’anno non ci saranno le 40 mila supplenze legate al Covid. Quindi non è che mancano ma non ci sono perché erano legate al Covid”. Il sindacalista Anief dissente: “Eliminare i 40 mila docenti e Ata – dice Marcello Pacifico – è stata una decisione puramente economica, a danno della scuola e del servizio pubblico che svolge, che in autunno ci rimpiangeremo; perché quando i contagi aumenteranno, anche tra i banchi, come faranno le scuole a provvedere? Non dimentichiamo poi che alle scuole sono stati sottratti 200 mila posti dal dimensionamento Tremonti-Gelmini. Abbiamo però un’ultima speranza: quella che il Senato approvi l’emendamento Anief al decreto Aiuti Bis sulla conferma dell’organico Covid, sul quale subito dopo la nostra manifestazione a Roma del 30 agosto si sono trovati d’accordo tutti i partiti e gli altri sindacati”.

Pacifico replica al ministro anche sulle nomine dei docenti: “La verità è che come lo scorso anno le supplenze si andranno a determinare fino all’autunno inoltrato, con i presidi costretti a ricorrere anche alle Mad, le messe a disposizione. E non si dice che avremo un numero altissimo di contratti a tempo determinato da stipulare, perché ai quasi 100 mila posti liberi di sostegno e decine di migliaia in organico di fatto, vanno aggiunti i 30-40mila delle immissioni in ruolo mancate e altrettanti avanzati dai concorsi ancora in corso di svolgimento”.

“Alla fine – continua il sindacalista – ci ritroveremo con quasi 200 mila supplenze annuali, molte delle quali assegnate inizialmente a precari temporanei e quindi con più docenti sostituiti nel corso dei primi mesi di scuola: un altro aspetto che va a compromettere non poco la progettualità formativa e la didattica. Per evitare tutto questo – conclude Pacifico – sarebbe bastato assumere in ruolo da Gps posto comune, aprire alle stabilizzazioni dei precari con oltre 36 mesi, come indicato anche dai giudici europei, a partire dalla Corte di giustizia Ue e dal Comitato europeo dei diritti sociali, oltre che specializzare su sostegno tutti quei docenti che lo hanno richiesto invece di applicare selezioni che non hanno motivo di esistere. Invece di affrontare tutto questo – conclude il leader dell’Anief – si è preferito puntare sull’assurdità del docente esperto, che ora tutti i partiti politici vogliono cancellare o perlomeno cambiare”.

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