Bianchi: “Potevamo tagliare 130mila prof, ma non lo abbiamo fatto. Sciopero? Grandissimo rispetto dei sindacati, significato politico della protesta”
Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è intervenuto a Sky Tg24, in concomitanza con la giornata di sciopero generale indetta dai sindacati.
“Non solo non c’è intenzione di fare dei tagli ma di fronte alla riduzione prevista di bambini” che “dal 2021 al 2032 saranno 1 milione e 400mila in meno in classe, con le vecchie regole voleva dire 130mila insegnanti in meno mentre noi non interveniamo su questo. Noi fino al 26 lasciamo totalmente inalterato il numero degli insegnanti proprio per poter ridurre la numerosità delle classi, ma dall’altra parte tutte le risorse che emergono, anche in presenza di 1,4 mln di bambini in meno rimangono nella scuola”.
“L’altra cosa che occorre precisare – ha aggiunto ancora – quando i sindacati dicono che queste cose vanno trattate con il sindacato, io dico che sono d’accordo tanto è vero che nel decreto legge diciamo che per tre volte si dice che la materia viene rimandata alla contrattazione sindacale. Quindi anche su questo io ho l’impressione che ci siano state letture un po’ affrettate”.
Le risulta il 12% di adesione allo sciopero nazionale di oggi? “Noi abbiamo i nostri dati ma ho un grandissimo rispetto dei sindacati e delle rappresentanze. Anche io ho visto questo dato ma al di là del numero c’è un significato politico”.
E ancora: “Forse il decreto legge va letto meglio, la sua lettura credo sia stata affrettata. Col Pnrr arriveranno 17,5 miliardi nelle scuole: 10 mld in infrastrutture, 2 nel digitale e 5 per la qualità della didattica, 1,5 per intervenire sulle differenze territoriali. Una tale cifra per la scuola non si è mai vista”.
Sul contratto: “Il contratto è partito, abbiamo consegnato l’atto di indirizzo da tempo, il ministero dell’Economia lo ha restituito dopo averlo verificato e la contrattazione è partita. È previsto un intervento significativo per i docenti , probabilmente non sufficiente per il sindacato, ma noi abbiamo aggiunto 300 milioni per poter remunerare quelle attività specifiche”.
Sciopero scuola 30 maggio, i sindacati protestano contro il governo. Le parole dei segretari [VIDEO]