Bianchi: “Nessuno vuole fare fuori i precari. Modello da 60 CFU, se il Parlamento ha una proposta di miglioramento la faccia”
“Non c’è nessuno che vuole massacrare i precari. Abbiamo permesso a quelli con 36 mesi di servizi di poter fare il concorso per prima”.
Lo sottolinea il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi presso le Commissioni Affari Costituzionali e Istruzione, in merito alla riforma del reclutamento del personale docente, il decreto legge n. 36
In merito alla questione precari, “c’è una riduzione drastica per quanto riguarda i crediti. Tutti ci hanno detto che non si potevano togliere crediti disciplinare. Siamo giunti ad una proposta di un master che ha la possibilità di dare crediti anticipati nel tempo come crediti aggiuntivi. Ma sono gli Enti di Università che decidono le questioni dei crediti“.
“Non c’è nessuno che vuole fare fuori i precari. Però c’è l’ossessione di valutare. E questo lo facciamo permettendo ai precari di poter fare il concorso prima“, aggiunge il Ministro.
“L’impianto non può essere sdradicato. La fase transitoria deve essere specificata allora, entro il 31 dicembre 2024, ad esempio. Se arriva una proposta dal Parlamento che riesca a migliorare tale aspetto allora va bene“, precisa Bianchi.