Bianchi: “La scuola deve formare come persona, ce n’è bisogno più di prima”. E agli studenti: “Date peso alle parole”

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Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha parlato durante la cerimonia di apertura del ‘Festival della Comunicazione non ostile’ a Trieste. 

“Questo è un festival della parola. Bisogna stare attenti alle parole che sono monumenti. Ogni parola ha dentro una storia e può essere usata in maniera ostile o per condividere. Quando parlate, quando scrivete, pensate le parole. Noi siamo un Paese talmente particolare che ognuno dice le parole in modo diverso. Certo, ci possono essere delle parole ostili, ma anche in questo caso bisogna sempre pensare a cosa stiamo dicendo. Riscoprire la possibilità di condividere la parola vuol dire dialogare. Pensate in questo momento terribile quanto ci sia bisogno di dialogo, pace. Questo è il messaggio che oggi tutti insieme diamo qui: condividiamo la parola pace”. 

E ancora: “La cosa straordinaria è che a scuola bisogna starci, è la bellezza di trovare il tuo compagno di classe, di guardarlo negli occhi”.

“La scuola – ha aggiunto – è anche questo. Non è soltanto importante, importantissimo, avere delle informazioni, delle idee. Mi sono domandato molte volte: nell’epoca di internet c’è ancora bisogno di scuola? e la risposte è: c’è più bisogno di scuola di prima. Perché non è soltanto un problema di essere informati delle cose, ma di
metterle in fila, di ragionarci su. Del dare a tutti un tempo e uno spazio”.

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