Bianchi: “La scuola deve essere affettuosa, non c’è natalità se non ci sono gli affetti”
“La scuola italiana ha molti problemi ma anche molte risorse. È dopo la famiglia la prima comunità che i bambini incontrano ed è l’unica istituzione che vede i bambini trasformarsi in ragazzi, in adolescenti e poi giovani, donne e uomini, è una istituzioni che li accompagna nella trasformazione di corpo e mente e deve insegnare come vivere anche il dolore”.
Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi agli Stati generali della natalità.
“Io ho detto che la scuola deve essere affettuosa, dobbiamo ricostruire un sapere, un imparare di affetti, non c’è natalità se non ci sono gli affetti”, continua.
Il rilancio demografico “è un tema fondante non per invertire una statistica ma per ritrovare un sentiero per il nostro Paese. Ripartire dalla vita significa ritrovare una unità che sembra frammentata”.
Bisogna far sì che “il volontariato non sia un fatto spontaneo, ma parte di quella solidarietà strutturale in cui riconoscersi ed essere orgogliosi” ed ha annunciato il “sostegno del Governo italiano al Patto di educazione globale sostenuto dal Pontefice” e la volontà a mettere al centro del prossimo G20, che si svolgerà sotto la presidenza italiana, “questo problema fondante di scuola per la vita, scuola affettuosa in cui nessuno si lascia indietro”.
“Il governo italiano è pronto a sostenere il Santo Padre in questa grande visione che cambia e cambierà il nostro mondo – ha dichiarato il Ministro – In giugno con il G20 sotto la presidenza italiana sarà posto questo problema fondante di scuola per la vita, scuola affettuosa in cui nessuno si lascia indietro perché partiamo da quelli che rimangono indietro per dimostrare la nostra capacità di andare avanti, che è parte fondante di questo governo allo sviluppo di tutti”.