Bianchi celebra i 35 anni dell’Erasmus: “Un successo per tutta l’Europa”

“Il giorno in cui celebriamo la nascita dell’Europa ricordiamo che l’Europa non deve essere soltanto costruzione di pace, ma anche costruzione di quel rapporto tra le persone che è alla base della democrazia. Ed Erasmus è stato un pezzo fondamentale della costruzione dell’Europa, perché ha dato ai nostri ragazzi la possibilità di avere una quotidianità di scambio, di riconoscersi in altre scuole e altre università. La capacità di dimostrare che anche storie diverse possono diventare complementari se le persone si parlano”.
Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenuto da remoto alla conferenza stampa organizzata da Indire per i 35 anni di Erasmus, in corso oggi a Firenze a Palazzo Vecchio.
“Accogliendo studenti di altre università abbiamo cambiato il nostro modo di fare università e fare scuola. E questo cambiamento ha costruito l’Europa. Se oggi siamo in grado, di fronte alla tragedia della guerra in Ucraina, di rifiutare totalmente la guerra, lo facciamo perché in questi 35 anni sono cresciute generazioni di ragazzi che si sono conosciuti, che hanno condiviso appartamenti, storie, giovinezza e maturità – ha aggiunto Bianchi – Erasmus è un successo per tutta l’Europa, perché l’ha resa parte di una vita quotidiana. Ed è questo che dobbiamo oggi confermare portando avanti lo sforzo di condividere la parola. Diventa fondamentale che questo progetto possa continuare e ampliarsi: la modalità di Erasmus si è progressivamente ampliata, con la possibilità di fare progetti assieme a scuola e università. Questo è il momento in cui è fondamentale costruire una nuova fase di unità europea, sempre più importante a livello mondiale. E il metodo Erasmus è un metro su cui dobbiamo riflettere per poter fare esperienze non solo in questa Europa ma anche al di fuori. L’Europa non è lontana, l’Europa è vicina se diamo ai nostri ragazzi la possibilità di costruirla”, ha concluso il ministro.