Bianchi: “Abbiamo iniziato una nuova normalità fatta di compagni di banco e visi scoperti. Chi governerà non disperderà i fondi del Pnrr”

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Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi torna a scrivere un intervento su Il Sole 24 Ore commentando l’avvio del nuovo anno scolastico e l’auspicio per il post voto del 25 settembre.

Oltre 7 milioni di studenti e studentesse tornano a riappropriarsi di una nuova normalità fatta di compagni di banco, di visi non più coperti da mascherine“, scrive il Ministro, che ricorda come “la scuola non è soltanto luogo di trasmissione del sapere. E’ anche socialità“.

Sono orgoglioso di tutte le scuole che ho avuto la possibilità di visitare in questo anno e mezzo. Quanta eccellenza, quanta straordinarietà c’è nel nostro Paese“, prosegue Bianchi.

Per il Ministro “dobbiamo mettere a sistema tutte queste esperienze, realizzare una scuola pubblica di alta qualità in ogni territorio, intervenendo in maniera sostanziale laddove ci sono emergenze educative, per colmare i divari e assicurare pari opportunità“.

Bianchi si sofferma sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che “è lo strumento di cui disponiamo per intervenire in tal senso e nell’ambito dell’Istruzione, attraverso le 6 riforme e le 11 linee di investimento previste, agisce proprio in questo senso: dagli asili nido e dalle scuole dell’infanzia fino al reclutamento dei docenti, tocca punti nevralgici del sistema di istruzione“. 

In questi mesi -prosegue il Ministro – abbiamo lavorato per mantenere gli impegni presi nei tempi previsti: il ministero che guido ha già assegnato più di 10 miliardi, in particolare per interventi di edilizia scolastica, e approvato la maggior parte delle riforme. L’urgenza non dipende solo dai termini previsti dall’Unione europea, ma dalla neces- sità di soddisfare le esigenze delle cittadine e dei cittadini“. 

Per questo -aggiunge – sono convinto che chi prenderà le redini del Paese dopo il 25 settembre proseguirà su questa strada senza disperdere il grande lavoro che abbiamo portato avanti con il Pnrr“. 

E ancora: “Oltre 2 miliardi di euro per trasformare 100.000 classi e renderle ambienti di apprendimento innovativi. Un investimento di 1,189 miliardi per costruire 212 nuove scuole, progettate seguendo i bisogni del territorio di riferimento e le indicazioni di un qualificato gruppo di architetti. 4,6 miliardi per intervenire sul segmento dell’infanzia, fondamentale per contrastare la povertà educativa, con l’obiettivo di aumentare l’offerta per la fascia 0-6 con 264.480 nuovi posti, in particolare al Sud, dove le strutture sono meno presenti“.

Una misura di giustizia -aggiunge – non solo per i più piccoli, ma anche per sostenere la genitorialità e l’occupazione femminile. Mense per garantire il tempo pieno, palestre per concorrere al pieno sviluppo 

Bianchi infine ricorda anche “azioni per le competenze: 1,5 miliardi per ridurre i divari territoriali, risorse per gli Istituti tecnici superiori (Its), riformati grazie alla collaborazione del Parlamento, nuove regole per accedere all’insegnamento e la decisione di mettere la formazione al centro di un percorso professionale prezioso per la salute della nostra democrazia“, conclude. 

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