Bernini: “Giusto abolire i test di Medicina. Non erano qualificanti, si chiedeva dove fosse nato Garibaldi o chi era Sandra Milo”

Il ministro dell’Università Anna Maria Bernini difende la recente abolizione dei test di ingresso a Medicina, definendoli “non caratterizzanti”. A margine di un evento a Torino, la ministra ha replicato alle polemiche sorte in seguito alla decisione, che ha provocato proteste studentesche in diverse città italiane, tra cui il capoluogo piemontese. “
“Da anni si chiedeva l’abolizione di test che vertevano su argomenti discutibili”, ha affermato Bernini, citando esempi come domande sulla nascita di Giuseppe Garibaldi o sull’attrice Sandra Milo.
Il nuovo sistema prevede un semestre di studi incentrato su materie scientifiche fondamentali come chimica, biologia e fisica. “Gli studenti, anziché prepararsi a quiz di dubbia utilità, potranno dedicarsi a discipline che saranno loro utili per la vita formativa e universitaria”, ha spiegato la ministra.
Al termine del semestre, una graduatoria determinerà l’accesso a Medicina o ad altri corsi di laurea nell’ambito delle scienze mediche. Bernini ha inoltre annunciato l’istituzione di una commissione per la revisione della legge 240, che si occuperà anche della governance degli atenei e dell’abilitazione scientifica nazionale. Al tavolo dei lavori partecipa anche la presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.