Beppe Severgnini: “Il 2025 potrebbe segnare un cambio di mentalità con i giovani che riscoprono il valore dell’artigianato e di professioni concrete”

Beppe Severgnini, dalle colonne del Corriere della Sera, offre una prospettiva sul 2025, individuando alcune parole chiave per interpretare l’anno che verrà.

Regole, distrazione, prestigio e impazienza sono alcuni dei termini scelti da Severgnini, con una particolare attenzione al ruolo dei giovani. Secondo Severgnini, la crisi delle regole degli ultimi anni, alimentata dal populismo, ha minato le fondamenta della società, dal diritto alla scienza. “Credere che la realtà stia in un antico testo religioso, e imporla nelle scuole, è un passo indietro per la civiltà”, afferma Severgnini.

Dalla crisi del prestigio alla “convalescenza” culturale

Severgnini analizza anche il concetto di prestigio, sottolineando come alcuni mestieri considerati prestigiosi non garantiscano più un reddito adeguato, mentre altri, ritenuti meno prestigiosi, siano in realtà più utili e redditizi. “Il 2025 potrebbe segnare un cambio di mentalità”, prevede Severgnini, “con i giovani che riscoprono il valore dell’artigianato e di professioni concrete”. Infine, Severgnini si sofferma sull’impazienza, una caratteristica del nostro tempo che ha contagiato ogni ambito, dall’informazione alla cultura. “Il nostro cervello è abituato alla gratificazione immediata”, osserva Severgnini, “ma forse i giovanissimi, che stanno metabolizzando la tecnologia, sapranno invertire la rotta”.