Bella Ciao da cantare nella festa di fine anno: scoppia la polemica in una scuola a Parma
Il dibattito sulla presenza del brano “Bella Ciao” nelle scuole italiane rimane ancora vivo. L’ultimo episodio controverso si verifica a Parma, dove Fratelli d’Italia ha espresso la volontà di bloccare l’esecuzione di tale canzone, simbolo della Resistenza italiana, da parte di un gruppo di studenti durante l’evento di fine anno scolastico, previsto per le prossime settimane.
Il partito sostiene di rappresentare la preoccupazione di numerosi genitori contrariati dal coinvolgimento dei loro figli nell’esecuzione di tale brano. Tale disagio, come riferito da Fratelli d’Italia, si riscontrerebbe anche tra alcuni insegnanti della scuola primaria, che non condividono l’opzione musicale per la suddetta celebrazione.
Questo ha portato all’avvio di un’interrogazione nel Consiglio Comunale. Priamo Bocchi, consigliere comunale,, ha esposto la sua posizione attraverso il quotidiano Gazzetta di Parma, affermando che Bella Ciao, adottato come inno partigiano, rappresenta un lato della guerra civile vissuta in Italia tra il 1943-45, un periodo contrassegnato da efferatezze e violenze. Bocchi sottolinea la tristezza nel vedere una scuola elementare persistere nell’indottrinamento degli alunni attraverso un’interpretazione polarizzante della Resistenza.