“Basta violenza”, l’urlo dei giovani contro il cyberbullismo. Telefono Azzurro: “Deepfake una delle nuove frontiere, occorre intervenire subito”

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Il cyberbullismo è una piaga che affligge sempre più giovani, causando disagio psicologico, ansia e isolamento sociale. Un grido d’allarme che emerge con forza dall’indagine di BVA Doxa in collaborazione con Telefono Azzurro, presentata in occasione della Giornata Mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo.

Un incontro alla Camera dei Deputati ha sottolineato l’urgenza di un impegno concreto da parte delle istituzioni e del Parlamento per contrastare questa emergenza.

I numeri della paura

I dati sono allarmanti: il 51% degli intervistati ha assistito online a episodi di derisione o critiche per l’aspetto fisico. Il 31% dei bambini e adolescenti tra gli 8 e i 17 anni ha subito episodi di bullismo online, un dato superiore al 18% che ha riportato esperienze di bullismo offline. Il 40% dei giovani teme che i deepfake possano distruggere le loro relazioni sociali e la loro reputazione. Numeri che fotografano una realtà in cui il bullismo, attraverso il digitale, assume forme nuove e amplifica l’impatto emotivo sulle vittime.

Le differenze di genere

L’indagine evidenzia una disparità di genere nelle esperienze di bullismo e molestie online. Le ragazze tra gli 8 e i 17 anni sono più esposte rispetto ai coetanei maschi, sia tramite app di messaggistica (20% contro il 14%) sia attraverso i social media (18% contro il 13%). I ragazzi mostrano una maggiore tendenza all’aggressività fisica, mentre le ragazze sono più inclini a forme di bullismo relazionale o psicologico, spesso perpetrate proprio attraverso il cyberbullismo. “È fondamentale”, sottolineano da Telefono Azzurro, “comprendere queste dinamiche per intervenire in modo mirato ed efficace”.

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