Basta fannulloni, ecco la proposta Carlucci per i prof… professionisti
Agenzia Dire – Dopo i docenti di sinistra e i libri ‘comunisti’, ecco l’albo professionale: "Niente carriera e ‘taglio’ dello stipendio se non superano la valutazione"
Agenzia Dire – Dopo i docenti di sinistra e i libri ‘comunisti’, ecco l’albo professionale: "Niente carriera e ‘taglio’ dello stipendio se non superano la valutazione"
Dopo i ‘prof’ di sinistra e i libri ‘comunisti’, nel mirino del Pdl anche gli insegnanti ‘fannulloni’. Una nuova proposta di legge, a prima firma Gabriella Carlucci, già autrice del progetto di un commissione d’inchiesta sui testi scolastici, propone di ‘professionalizzare’ i docenti attraverso l’iscrizione a un Albo nazionale, e di sottoporli peridiodicamente alla valutazione di una Commissione scolastica, presieduta dai presidi, che ne determinerà la ‘carriera’, penalizzando, anche attraverso un ‘taglio’ dello stipendio, chi non sarà ‘efficiente’.
La proposta, depositata di recente alla Camera, è stata sottoscritta da un corposo ‘drappello’ di colleghi di Carlucci, tra cui il capogruppo Pdl in commissione Cultura, Emerenzio Barbieri: 12 sono co-firmatari, altri 12 stannno aderendo alla proposta proprio in questi giorni. Il testo reca il titolo ‘Norme generali sullo stato giuridico degli insegnanti delle istituzioni scolastiche e formative’ e, in pratica, ridisegna totalmente l’accesso alla scuola. Diventeranno maestri e professori, idonei cioè all’"esercizio della professione", coloro che avranno superato un esame di Stato e saranno iscritti a un ‘Albo nazionale dei docenti’, dopo specifica formazione di livello universitario. Il reclutamento nelle scuole statali avverrà per concorsi a titoli riservati solo agli iscritti all’Albo. "Le prestazioni dei docenti", è scritto nel testo all’articolo 2, saranno "valutate e verificate ai fini della progressione economica e di carriera".
All’articolo 3 si sancisce che la professione docente si articola su tre livelli, con trattamento economico differenziato: docente ‘iniziale’, ‘ordinario’ ed ‘esperto’, "che costituiscono riconoscimento giuridico ed economico della professionalità maturata" senza "sovrardinazione gerarchica". Di fatto pero’, il docente ‘esperto’ avrà un ruolo ‘privilegiato’, visto che si occuperà anche della formazione iniziale e dell’aggiornamento dei colleghi, del coordinamento di dipartimenti o gruppi di progetto. Farà poi parte della Commissione di valutazione e collaborerà con il dirigente scolastico. All’interno di ciascun livello professionale ci sarà una "progressione economica automatica per anzianità". I docenti dei primi due livelli saranno soggetti alla valutazione periodica della Comissione sui risultati raggiunti in base all’efficacia dell’azione didattica e all’impegno professionale.
La Commissione ‘ad hoc’ per gli insegnanti, prevista dalla proposta di legge Carlucci già assegnata alla commissione Cultura della Camera e sottoscritta da altri 24 deputati Pdl, valuterà: 1) l’efficacia dell’azione didattica e formativa; 2) "l’impegno professionale nella progettazione e attuazione del piano dell’offerta formativa; 3) il contributo fornito all’attività complessiva dell’istituzione scolastica o formativa; 4) i titoli professionali acquisiti in servizio.
La valutazione, precisa il testo all’articolo 3, "non ha carattere sanzionatorio", pero’ in "caso di esito gravemente negativo e adeguatamente documentato" sui i primi due punti verrà sospeso "temporaneamente" (non si specifica per quanto) "la progressione economica per anzianità". In pratica, quindi, ci sarà una sanzione per i docenti che, a giudizio della Commissione, non si si impegneranno.
E c’è di piu’. La ‘cattiva valutazione’, non solo taglierà una parte dello stipendio, ma inciderà anche sulla progressione di carriera (ossia il passaggio da livello all’altro) perchè "le valutazioni periodiche" costituiranno "credito professionale documentato" e saranno raccolte nel "fascicolo personale del docente". Insomma, faranno curriculum. La Commissione sarà presieduta dal preside e composta da tre docenti esperti, interni alla scuola, e da un rappresentante designato a livello regionale dall’organismo tecnico rappresentativo della categoria. La Commissione verrà rinnovata ogni cinque anni.
L’avanzamento dal livello di docente ‘iniziale’ a quello ‘ordinario’ avviene con selezione per titoli, tenendo conto delle valutazioni della Commissione e dei crediti formativi. Si diventa ‘senior’, ossia docente ‘esperto’, mediante formazione e concorso, espletato a livello di reti di scuole, per verificare il possesso dei "requisiti culturali e professionali" richiesti.
E poi, il ministro dell’Istruzione avrà voce in capitolo sui criteri che le istituzioni scolastiche adotteranno per la progressione di carriera dei loro docenti. Con un regolamento apposito si stabiliranno, infatti, le modalità di composizione delle commissioni per gli avanzamenti di carriera, le procedure di valutazione, i tempi per l’espletamento delle funzioni e le eventuali competenze amministrative ad esse delegate.
In base alla proposta Carlucci (Pdl), che ridefinisce lo stato giuridico degli insegnanti, cambiando le modalità di reclutamento e introducento progressioni di carriera ed economiche per livelli, il ministro dell’Istruzione deciderà inoltre, tramite decreto, i ‘flussi’ di ingresso annuali dei docenti per i livelli di ordinario ed esperto, determinando il contingente massimo di personale. Il decreto stabilirà poi le modalità per il coordinamento delle procedure ‘selettive’ che svolgeranno le singole scuole a cui potranno partecipare sia i docenti interni sia quelli esterni.
Viene anche istituita la figura del ‘vicedirigente delle istituzioni scolastiche e formative’, che svolgerà attività di collaborazione "diretta" col preside e viene "esonerato" dal servizio scolastico. In caso di assenza o impedimento del dirigente, il vice lo sostituisce a tutti gli effetti. Il vicedirigente è "sovraordinato gerarchicamente" ai docenti. All’incarico si accede per concorso riservato agli insegnanti ‘ordinari’ ed ‘esperti’ laureati. Ci saranno graduatorie di idoneità permanenti di livello provinciale per ogni ordine e grado di istituzioni scolastiche e formative.
Con la proposta Carlucci, infine, poichè gli insegnanti diventano una categoria di professionisti, si crea un’area contrattuale autonoma e un’organismo di rappresentanza nazionale, con diramazioni territoriali, che redigerà il Codice deontologico e potrà comminare sanzioni agli iscritti all’Albo. Nell’ambito di ogni organismo sono istituite distinte commissioni disciplinari per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria, per la scuola secondaria di primo grado, per la scuola secondaria di secondo grado e per l’istruzione e formazione professionale. I prof. avranno, infine, una loro rappresentanza sindacale ‘autonoma’, composta esclusivamente da docenti, che definirà, spiega la deputata Pdl nella premessa, di "un contratto piu’ snello che intervenga sulle materie che gli sono proprie e quindi sui punti che non incidono sulle competenze professionali e sulla organizzazione della carriera. In particolare: orario, retribuzione, mobilità, nonché riconoscimento dell’autonomia contrattuale di una categoria di professionisti".
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