“Basta con i genitori che mettono i figli sotto una campana di vetro”. Il parere dello psicoanalista: “I giovani non vanno repressi, ma regolati”

Lo psicoanalista Stefano Bolognini ha commentato la vicenda del Liceo Minghetti di Bologna, dove gli studenti hanno occupato l’istituto in segno di protesta contro la decisione del preside di vietare l’utilizzo degli spazi comuni durante l’intervallo.
Secondo Bolognini, in un’intervista a La Repubblica, l’elemento di novità di questa vicenda è la discesa in campo dei genitori, che ha creato una sorta di “triangolo delle Bermude” tra studenti, professori e genitori stessi. Lo psicoanalista ha criticato l’atteggiamento iperprotettivo dei genitori, che non riconoscono l’autorità del preside e svalutano i loro stessi figli.
Bolognini ha poi affermato che il problema del limite è diventato più importante di quello delle inibizioni. I genitori, infatti, non aiutano i figli a trovare i propri limiti, ma li mettono sotto una campana di vetro. Lo psicoanalista ha suggerito di abbassare il fuoco sotto alla pentola e ha invitato le due parti a riconoscere di aver ecceduto. In questo modo, l’episodio potrebbe essere utile. Altrimenti, sarebbe solo un esempio di mancanza di limite.
Bolognini ha detto che i giovani non vanno repressi, ma regolati. Ha poi aggiunto che non sarebbe contento se suo figlio gli dicesse di voler occupare la scuola, ma che gli consiglierebbe di farlo in maniera sensata, senza fare danni.