“Basta bonus a pioggia, salari vanno aumentati con l’inflazione al 12%”. L’affondo di Landini (Cgil)

“Basta bonus, i salari vanno aumentati in modo strutturale, siamo in una vera e propria emergenza”. Lo dice in un’intervista a La Repubblica il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.
“Ci aspettiamo, già a partire da questa legge di Bilancio, un taglio al cuneo contributivo tutto a favore delle lavoratrici e dei lavoratori – spiega -. Accompagnato da un intervento fiscale per aumentare il loro potere d’acquisto, ripristinando il meccanismo che rivaluta deduzioni e detrazioni fiscali all’inflazione”.
La priorità “sono i salari netti da aumentare, le risorse devono andare tutte ai lavoratori travolti dalla lunga crisi e da un’inflazione al 12% – aggiunge -. A questo deve servire la riduzione del cuneo contributivo. Le imprese in questi anni hanno già incassato incentivi a pioggia, mai condizionati e selettivi. E molte in cambio hanno pure delocalizzato, disinvestito, precarizzato il lavoro”.
I fringe benefit a 3 mila euro “rischiano di essere uno specchietto per le allodole. Ricordo che la contrattazione aziendale riguarda solo il 20% dei lavoratori”. I nostri giovani “lasciano l’Italia, questo è il tema. Dobbiamo restituire loro una speranza, un progetto di Paese. E invece abbiamo salari bassi, lavori precari e in futuro pensioni da fame. Stiamo bruciando una generazione”.