Barbero: “I voti a scuola hanno un senso, ma ogni docente ha il diritto di decidere cosa abbia più senso nel rapporto con i propri alunni”

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Lo storico Alessandro Barbero, noto al grande pubblico anche per la sua opera di divulgazione, ha recentemente espresso la sua opinione sul tema del sistema di valutazione scolastica.

In particolare, Barbero si è detto favorevole alla decisione di non dare più voti numerici ai suoi studenti, ritenendo che questi ultimi creino troppa pressione.

“Personalmente credo che i voti abbiano un senso”, ha affermato Barbero, “ma il mondo della scuola è così complesso che ogni insegnante ha il diritto di decidere autonomamente cosa ha più senso nel rapporto con i propri studenti.”

Lo storico ha poi ricordato il suo periodo da studente, ammettendo di non essere stato un alunno modello: “Andavo bene, ma non così bene. Sono stato persino rimandato in latino al liceo!”.

Riguardo la sua posizione politica, Barbero ha precisato di non essere più comunista, ma di ritenere che i valori del comunismo “avessero molto senso” e che il loro fallimento sia stato “una delle più grandi tragedie dell’umanità”.

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