Barachini: “L’IA richiede trasparenza per preservare la fiducia dei cittadini”

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La trasparenza nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale rappresenta un elemento cruciale per mantenere la fiducia dei cittadini. Durante il convegno dell’Agcom sull’IA nel settore audiovisivo, Alberto Barachini, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, ha evidenziato come la mancata dichiarazione dell’uso dell’IA possa erodere la fiducia pubblica.

“Modificare un’immagine o una realtà consuma la fiducia dei cittadini. A lungo andare, se non chiariamo distintamente cosa è un prodotto dell’IA, ai cittadini non resterà più quella fiducia nella realtà che è fondamentale nei processi democratici”, ha affermato Barachini, sottolineando l’importanza della questione soprattutto nel campo dell’informazione e del giornalismo.

Tutela dei diritti d’autore nell’era digitale

Il settore audiovisivo rischia di subire una trasformazione simile a quella vissuta dall’industria musicale, depauperata dai meccanismi digitali e dalla pirateria. Barachini, reduce da incontri al Salone del libro di Londra, ha condiviso le preoccupazioni degli autori riguardo alle traduzioni, ambito particolarmente vulnerabile all’avanzamento dell’IA. “Il caso Napster ci insegna come il valore economico di un prodotto sia anche psicologico. La titolarità del diritto deve restare nelle mani degli autori”, ha dichiarato il Sottosegretario, aggiungendo che “la società che gestisce l’algoritmo deve dichiarare che quel prodotto utilizzato per la formazione e il training è stato acquisito legalmente”.

I rischi del Deep Fake e la necessità di regolamentazione

La normativa italiana si distingue per l’istituzione del nuovo reato di Deep Fake, anticipando la legislazione europea. “La potenza del Deep Fake è criminale. Non ci stiamo interfacciando con un gioco né con un divertimento, ma con un potente strumento anche criminale”, ha avvertito Barachini. La reputazione personale, elemento centrale nella vita di ciascuno, può essere gravemente compromessa dalla diffusione di immagini distorte, anche quando create con finalità apparentemente innocue. Per questo motivo, il Sottosegretario ha sottolineato l’urgenza di “norme veloci, ma soprattutto aggiornabili”, considerando la rapida e imprevedibile evoluzione dell’innovazione tecnologica.

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