Bambini poveri e ragazze discriminati a scuola: stereotipi di genere e discriminazioni di classe

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Secondo una ricerca condotta dall’University College di Londra nelle scuole inglesi ci sarebbero molte discriminazioni in base alla classe e molti stereotipi di genere:  le ragazze e i poveri avrebbero meno capacità a scuola.

Gli stereotipi di genere che vorrebbero i ragazzi più bravi in matematica e le ragazze più brave in italiano, che molto spesso nascono nell’ambito familiare, potrebbero avere delle ripercussioni nel creare disuguaglianze così come la convinzione che i bambini provenienti da situazioni socio-economiche svantaggiate  potrebbero subire l’inconscio pregiudizio da parte della scuola primaria circa le reali potenzialità.

Questo emerge dallo studio realizzato su quasi 5000 alunni della scuole primarie inglesi cui sono state assegnate delle prove che sono state svolte in maniera diversa da quello che era stato il giudizio dei loro insegnanti.

Gli insegnanti percepiscono i bambini che provengono da ambienti svantaggiati come meno capaci rispetto ai loro coetanei nonostante, poi, nei test abbiano gli stessi punteggi. Gli insegnanti hanno riserve nei confronti dei bambini che provengono da famiglie povere o disagiata e i loro risultati scolastici sono valutati in maniera diversa (spesso inferiore) da quelli dei loro coetanei più fortunati anche laddove i risultati sono dello stesso livello.

Stesso pregiudizio da parte degli insegnanti per quanto riguarda lo stereotipo di genere poiché per i proprio docenti i ragazzi erano giudicati sopra la media in matematica rispetto alle ragazze che avevano svolto i test ugualmente bene.

Questi pregiudizi potrebbero avere come implicazione quella della futura realizzazione dei bambini anche nella futura scelta delle proprie carriere. Le aspettative degli insegnanti e le loro valutazioni su bambini della scuola primaria possono avere un effetto a lungo termine. La percezione dei docenti sui propri allievi, partendo anche dai voti assegnati, è stata confrontata con i risultati ottenuti dai bambini  in una valutazione standard eseguita da alcuni ricercatori.

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