Bambini invalidi, scuola, indennità di frequenza di accompagnamento e pensione: chiarimenti
Indennità di frequenza, di comunicazione e di accompagnamento sono le prestazioni che spetta per gli invalidi minorenni.
Salve, vorrei capire bene cosa spetta a mia figlia…
La bambina ha 3 anni e mezzo da quasi 2 anni le è stata diagnosticata l’epilessia e ritardo del linguaggio (nata prematura a 33 settimane da parto gemellare)… Seguita presso struttura ospedaliera… Le è stata riconosciuta l’indennità di frequenza con diagnosi handicap legge 104 art. 1 comma 3, diagnosi al verbale minore invalido epilessia e ritardo del linguaggio.
Io vorrei capire… L’indennità di frequenza spetta al minore che frequenta scuola o centri riabilitativi. E quindi per il linguaggio lo capisco
Ma per l’epilessia non spetta una pensione erogata x 12 mesi continuativi indipendentemente dalla frequenza della scuola visto che non è possibile fare riabilitazione per questa patologia?
Spero che almeno voi possiate aiutarmi.
Cordiali saluti
La pensione di invalidità civile è riconosciuta solo al compimento dei 18 anni. Per i bambini che hanno invalidità riconosciuta, quindi, le uniche due provvidenze economiche che sono erogare sono:
- indennità di frequenza
- indennità di accompagnamento
- indennità di comunicazione (che viene riconosciuta esclusivamente ai bambini sordi e ciechi con particolari requisiti).
Per quanto riguarda la sua bambina, invece, l’indennità di frequenza viene riconosciuta quando sul verbale dell’invalidità il minore viene certificato come “Minore invalido, con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età o ipoacusico” e spetta per i soli mesi di effettiva frequenza di una scuola di qualsiasi ordine e grado o di centri di riabilitazione.
L’indennità di accompagnamento, invece, che spetta ogni mese, viene riconosciuta soltanto nel caso che nel verbale sia certificato che il “Minore invalido con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età e con impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore” o “Minore invalido con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età, con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita”
Nel caso della sua bambina, quindi, a meno che nel verbale di riconoscimento di invalidità non abbia certificato quanto sopra riportato, spetta soltanto l’indennità di frequenza, a prescindere dalla patologia invalidante di cui è affetta.