Balzanelli (118): “Insegnare il primo soccorso nella scuola italiana. Così si salvano innumerevoli vite ogni giorno”

Momenti di autentico panico quelli vissuti durante una gara valevole per il campionato europeo di calcio per nazioni.
Il giocatore militante nella Danimarca, Christian Eriksen, che gioca anche in Italia con la maglia dell’Inter, si è sentito male in campo ed è svenuto al 43′ del primo tempo. Le immagini delle telecamere parlano da sole: il calciatore prima ha rallentato la propria corsa, poi si è letteralmente accasciato a terra sbattendo violentemente la testa.
Subito i compagni e il direttore di gara hanno esortato l’intervento dei sanitari, che sono stati costretti a praticare il massaggio cardiaco al calciatore per diversi minuti. I compagni, in lacrime attorno a Eriksen, hanno assistito impotenti a tutta la scena, mentre i paramedici cercavano di permettere al centrocampista di respirare, addirittura intubandolo in campo. Intorno al corpo del giocatore è stato poi alzato un telo, mentre prima erano stati gli stessi compagni di squadra a fare muro contro le telecamere televisive.
Dopo circa un’ora sono arrivate le notizie positive: Eriksen ha ripreso conoscenza poco prima di essere trasportato all’ospedale di Copenaghen.
Primo soccorso a scuola
L’accaduto porta all’attenzione l’importanza dei corsi di primo soccorso da impartire a studenti e docenti a scuola.
Mario Balzanelli, presidente nazionale della Società Italia di sistema di primo soccorso (118) su Twitter afferma: “Insegnare il Primo Soccorso nella Scuola italiana, dando finalmente contenuto attuativo a quanto sancito dall’articolo 1, comma 10 della Legge 107/2015. Si tratta di salvare innumerevoli vite ogni giorno, ovunque, come la storia di Eriksen dimostra molto chiaramente”.
Cosa dice a riguardo la legge “Buona Scuola”? “Nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado sono realizzate, nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, nel rispetto dell’autonomia scolastica, anche in collaborazione con il servizio di emergenza territoriale «118» del Servizio sanitario nazionale e con il contributo delle realtà del territorio”.
LINEE GUIDA MIUR SU PRIMO SOCCORSO A SCUOLA
Per quanto riguarda il pronto soccorso, si deve prestare attenzione al regolamento pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 febbraio 2004, in cui all’art.2 è espressamente scritto che in certe tipologie di Aziende, tra cui rientrano le scuole, deve essere presente una cassetta di pronto soccorso, custodita in un luogo facilmente accessibile ed individuabile con segnaletica appropriata. Queste cassette dovranno contenere materiali per il primo soccorso come lacci emostatici, misuratori per la pressione sanguigna, termometri, il ghiaccio pronto uso e altro materiale indispensabile per il primo soccorso.
L’addetto al primo soccorso: le info utili
In ogni scuola, di norma, è previsto l’addetto al primo soccorso. Questa deve essere una figura formata, con appositi corsi e aggiornamenti triennali che comprendono anche le nuove e diverse tipologie di infortuni che accadono.
In una scuola i compiti dell’Addetto Primo Soccorso sono:
quando necessario effettuare una corretta chiamata di soccorso (numero unico di emergenza 112 o 118) seguendo successivamente le indicazioni dell’operatore della centrale e fornendo, con calma e in modo chiaro, tutte le informazioni sulle condizioni dell’infortunato; attendere le indispensabili istruzioni dalla centrale operativa senza riagganciare;
evitare azioni inconsulte e dannose, valutare l’ambiente ed eventuali rischi presenti;
proteggere se stessi e l’infortunato da ulteriori rischi;
non abbandonare il paziente; evitare attorno all’infortunato affollamenti di personale e studenti;
inviare, se del caso, una persona ad attendere l’ambulanza in un luogo facilmente individuabile
assicurarsi che il percorso per l’accesso della lettiga sia libero da ostacoli e che l’ambulanza possa arrivare fino a ridosso dell’atrio della scuola;
avvisare tempestivamente le famiglie degli studenti sia in caso di malessere leggero che di intervento del servizio di emergenza 118;
non somministrare mai farmaci di alcun tipo;
se richiesto dal personale del Servizio Sanitario di Emergenza, previo accordo con il DS/DSGA, accompagnare l’infortunato in ambulanza fino al pronto soccorso, seguendo le indicazioni fornite dal personale sanitario.
Segnalare all’Ufficio Tecnico eventuali carenze di presidi sanitari nella cassetta di PS in infermeria e nei pacchetti di medicazione presenti ai piani ed in palestra.
Conoscere i rischi specifici dell’attività svolta;
Aver acquisito conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro;
Possedere nozioni generali sulle patologie specifiche in ambiente di lavoro;
Essere dotato della giusta dose di capacità nell’intervento pratico.
Legge 13 luglio 2015, n. 107. Riforma della scuola “La Buona scuola”