Azzolina: “La scuola è vita, gli studenti escono di casa comunque, meglio in classe in un ambiente controllato”

“La scuola non è solo apprendimento, la scuola è vita”, e “se gli studenti comunque escono di casa, e lo sappiamo benissimo, tanto vale che vadano in un ambiente controllato come la scuola perché tutta la comunità scolastica ha lavorato perché lo sia”.
Così Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, che oggi a Firenze ha incontrato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
“Ringrazio il presidente Giani che ha messo la scuola al centro delle sue scelte politiche”, ha affermato, lodando la scelta della Toscana di riaprire le scuole superiori col 50% in presenza dallo scorso 11 gennaio.
“Se tutti insieme lavoriamo e facciamo squadra per un obiettivo, quello dell’istruzione e della formazione dei nostri studenti e delle nostre studentesse, i risultati si ottengono – ha aggiunto la ministra Azzolina – Ovvio che si debba essere sempre molto prudenti, perché viviamo all’interno di una pandemia, e che si debba avere un grandissimo senso della responsabilità. Ma se le regole si rispettano, se ci si organizza come è stato fatto per evitare gli assembramenti, per avere più corse dei bus, sensibilizzando gli studenti e le studentesse al massimo rispetto delle regole, il diritto all’istruzione può essere contemperato con il diritto alla salute, facendo sì che nessuno possa mai dimenticare che il diritto all’istruzione è un diritto costituzionalmente sancito e deve essere tutelato in un paese che vuole essere civile e che vuole pensare al
futuro delle nostre generazioni”.
“Credo che la Toscana – ha aggiunto Azzolina – abbia fatto un grandissimo lavoro, e credo che la comunità, non solo quella scolastica, ma anche le famiglie possano essere orgogliose del lavoro fatto: si può fare”.
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