#ioleggoperchè, dal 21 al 29 novembre è possibile donare un libro alle scuole. Azzolina: “Sono semi che germogliano”
“Donare un libro ad una scuola o ad una biblioteca significa piantare un seme che germoglierà altrove. Mi auguro per questo una grande partecipazione”.
Lo ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, sposando l’iniziativa ‘#io leggo perché’ che dal 21 al 29 novembre sarà volta su tutto il territorio nazionale al potenziamento delle biblioteche scolastiche.
“Sposo l’iniziativa ‘io leggo perché’ – ha affermato la Ministra in un videomessaggio – che ha il nobile intento di promuovere la cultura fra i più giovani e contribuisce a dare più opportunità di lettura a tutte le studentesse e studenti. Ringrazio l’associazione italiana editori che ogni anno la organizza”.
Azzolina ha ricordato che “ad oggi grazie ad ‘io leggo perché’ sono stati circa un milione i volumi donati alle biblioteche delle nostre scuole”.
“Mi auguro – ha aggiunto – che si possa ripetere questo strepitoso successo pensando anche a tutti le studentesse e gli studenti che seppur privi di mezzi potranno fare affidamento su biblioteche dei loro istituti per potersi immergere in una lettura”.
L’iniziativa #IOLEGGOPERCHÉ
L’iniziativa – che entrerà nel vivo dal 21 al 29 novembre – è sostenuta dal Ministero per i Beni e le attività culturali per il Turismo – Direzione generale Biblioteche e Diritto d’Autore, dal Centro per il libro e la lettura del MIBACT, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione – Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento, con l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), l’Associazione Librai Italiani (ALI), con il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai (SIL), con il patrocinio del Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Informazione ed Editoria e con il supporto di SIAE – Società Italiana Autori ed Editori.
Dal 21 al 29 novembre prossimi, nelle oltre 2500 librerie che hanno aderito al progetto, tutti gli italiani potranno donare un libro a una scuola, scegliendo un titolo che ritengono immancabile in una biblioteca scolastica tra quelli suggeriti dagli istituti (attraverso la piattaforma ogni scuola ha infatti comunicato alla libreria gemellata i propri desiderata, fornendo così un utile suggerimento a chi vuole donare) o semplicemente in base alle proprie preferenze.
Nell’anno difficile del Covid sul sito ioleggoperche.it sarà possibile, eccezionalmente, donare anche a distanza: circa la metà delle librerie ha infatti segnalato modalità alternative di donazione rispetto all’ingresso fisico nei punti vendita.
“Nell’anno dell’emergenza e della difficoltà essere qui non era scontato ma era la nostra grande sfida proprio per essere al fianco delle scuole – ha sottolineato il presidente dell’AIE, Ricardo Franco Levi -. Il nostro progetto, forte della consapevolezza del ruolo insostituibile delle biblioteche scolastiche nel contribuire a garantire eque possibilità di lettura e istruzione a tutti gli studenti, ha portato fino a ora oltre 1milione di libri nelle scuole. Ce l’abbiamo messa tutta, siamo riusciti ad arrivare ancora una volta qui, soprattutto grazie al sostegno delle Istituzioni, e ancora una volta la risposta è stata sorprendente: in poco più di un mese e mezzo oltre 13mila scuole si sono iscritte, pari a 2milioni e mezzo di bambini e oltre 114mila classi coinvolte. Ora possiamo fare, tutti insieme, ancora di più: doniamo un libro alle scuole dal 21 al 29 novembre”.
Un focus, infine, sui numeri della partecipazione: delle 13.109 scuole registrate sono 5.086 dell’infanzia, 4.905 delle primarie, 2.241 delle secondarie di primo grado e 877 delle secondarie di secondo grado, per un numero complessivo di 114.320 classi e 2.321.243 studenti. La distribuzione geografica delle adesioni ha segnato una omogeneità tra nord, centro e sud e isole dello Stivale: Nord-Ovest 25%, Nord-Est 23%, Centro 21%, Sud 21%, Isole 10%. Tra le regioni che spiccano per partecipazione, oltre alla Lombardia con 1885 scuole coinvolte, ci sono l’Emilia-Romagna (1467), il Veneto (1192), il Piemonte (1109) e la Sicilia (1046).