Azzolina: concorsi solo dove ci sono posti vacanti e disponibili e assunzioni programmate per i prossimi dieci anni
Concorsi scuola: oggi incontro al Miur con i sindacati. Grande fermento per conoscere qualche dettaglio in più, di cui le classi di concorso per cui verranno banditi è forse l’elemento più importante.
Così come indicato nelle normative che regolano il concorso straordinario e ordinario, e come più volte ribadito dalla Ministra “I concorsi verranno banditi solo dove ci sono posti vacanti e disponibili”
Più volte, nel corso delle dirette Facebook, l’Azzolina – allora sottosegretaria – aveva insistito sul numero molto elevato di posti vacanti sul sostegno.
Ricordiamo che, sia per il concorso ordinario che straordinario, possono partecipare alla procedura su posti di sostegno solo i docenti in possesso della relativa specializzazione (o che la conseguiranno entro il 15 luglio 2020, o che avendola conseguita all’estero sono in attesa del riconoscimento. Le riserve previste).
Posti vacanti e disponibili: come effettuare il conteggio
Ricordiamo che le graduatorie del concorso straordinario secondaria dureranno tre anni (2020/21, 2021/22, 2022/23) e comunque fino ad esaurimento di ciascuna.
Le graduatorie dei concorsi ordinari invece, sia per infanzia primaria che secondaria, sono pensate per due anni scolastici (2020/21, 2021/22) fermo restando che le prime assunzioni in questo caso non potranno esserci prima del 2021/22 e quindi si va già al 2022/23.
Di seguito le prime indicazioni su cui poter fare una stima sulla regione in cui sarà più conveniente svolgere il concorso. L’articolo sarà aggiornato man mano che perverranno i report anche delle altre regioni
Programmazione assunzioni per i prossimi dieci anni
Ma più in generale – spiega il Sole24Ore – la ministra punta a “programmare le assunzioni dei prossimi dieci anni. Per farlo dovremo partire dal sapere quante persone andranno in pensione, in che regione, in quali province e su quali cattedre“.
Un lavoro molto complesso, che potrà essere svolto da un gruppo di Dirigenti del Ministero, ma anche dall’INPS.
Al momento però non si hanno neanche i dati definitivi dei pensionamenti del prossimo anno scolastico, solo un dato aggregato che ci parla di 33.000 docenti a riposo dal 1° settembre 2020.