Avvio formazione incentivata docenti, in arrivo il decreto: ecco cosa prevede

Si è appena concluso al Ministero il confronto con le Organizzazioni sindacali sull’avvio dei percorsi di formazione per i docenti previsti dal decreto 36 del 2022. Durante l’incontro è stata presentata la bozza di decreto
In base a quanto riporta la Uil Scuola Rua, il decreto prevede:
• la formazione, in prima applicazione, è rivolta a coloro che svolgono funzioni di supporto e di coordinamento didattico e organizzativo delle attività previste dal Piano triennale dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche.
• la partecipazione ai percorsi formativi è su base volontaria.
• le attività formative si svolgono al di fuori dell’orario di insegnamento.
• il percorso è erogato online e in modalità asincrona per l’intera durata, da un soggetto attuatore incaricato mediante convenzione
• Il percorso formativo ha la durata di 30 ore sia per i docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, che per i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado
• nell’ambito delle 30 ore rientrano 10 ore di attività di progettazione svolte autonomamente dai partecipanti alla formazione
• la partecipazione alle attività formative del percorso formativo può essere retribuita con emolumenti a carico del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. A tal fine, la contrattazione d’istituto può prevedere compensi in misura forfetaria. e, ove ne ricorrano le condizioni, le scuole possono avviare una apposita sequenza contrattuale per remunerare la partecipazione dei propri insegnanti al percorso di formazione in servizio incentivata relativa al corrente anno scolastico.
• in alternativa alla remunerazione a carico del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, ai docenti è riconosciuta la fruizione dei cinque giorni per la partecipazione a iniziative di formazione con esonero dal servizio di cui all’articolo 36, comma 8, del CCNL 2019/21.
“È un provvedimento che, oltre ad essere fuori tempo e fuori luogo, non risulta neanche chiaro nei suoi intenti, con il reale rischio di aumentare le incombenze di dirigenti scolastici e docenti che, come noto, sono già alle prese con gli adempimenti di fine anno (scrutini, esami ecc.)” commenta la Uil Scuola Rua.
Anief ha ribadito che “devono essere tenuti presenti i punti fermi del Ccnl 2019/21. In particolare sulla retribuzione che deve essere quella prevista per le attività aggiuntive e non di insegnamento e la possibilità di fruire delle giornate di formazione deve avvenire solo su richiesta. I percorsi devono comunque essere aperti a tutti i docenti che vogliamo svolgerli e non a soggetti già individuati“.