Autonomia, M5S: incostituzionale presentare al Parlamento testi non emendabili
Nella giornata di ieri, il Consiglio dei Ministri ha dato il proprio assenso, da un punto di vista tecnico, ai testi sull’autonomia del Veneto, della Lombardia e dell’Emilia Romagna.
La partita, che adesso si sposta sul piano politico, è tutt’altro che chiusa, considerato che ci sono alcune materie su cui definire l’accordo e che il M5S ha messo precisi paletti, come vedremo di seguito.
Testi non emendabili
I testi, riferisce il Corriere.it, sono considerati non emendabili come emerge tra le righe dei testi arrivati in consiglio dei Ministri che, secondo lo stesso Matteo Salvini, sono assimilabili al procedimento per le intese tra Stato e confessioni religiose diversa dalla cattolica (articolo 8 della Costituzione).
M5S: rispettare iter
Diversamente dai leghisti, il Sen. del M5S, Presutto afferma che la procedura della Lega non è costituzionale, in quanto non si possono presentare al Parlamento dei testi non emendabili. Non mancherebbero, afferma il Senatore, ricorsi alla Corte Costituzionale.
Per i grillini bisogna rispettare l’iter della riforma del federalismo fiscale, iniziata nel 2001, ossia:
- definire i LEP ( livelli essenziali delle prestazioni) da garantire su tutto il territorio nazionale;
- fissare i fabbisogni standard;
- istituire il fondo perequativo.