Autonomia, la visione di Zaia: “Serve a sburocratizzare, non a creare disuguaglianze. Aiuterà più il Sud che il Nord”

Il dibattito sull’autonomia differenziata continua a dividere l’opinione pubblica italiana, con sostenitori e oppositori che si confrontano su vantaggi e rischi di questa riforma.
Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, ha offerto la sua prospettiva su questo tema controverso, sottolineando come l’autonomia possa rappresentare un’opportunità non solo per il Nord, ma soprattutto per il Sud del paese.
Intervistato durante la trasmissione Non Stop News su Rtl 102.5, Zaia ha affermato che l’autonomia differenziata non è una “corsa” del Nord, ma semplicemente l’applicazione di quanto previsto dalla Costituzione italiana, che secondo lui è “autenticamente federalista”. Il presidente veneto ha criticato la scelta di gestire il paese con un approccio centralista, sostenendo che questo abbia portato alle attuali disuguaglianze tra le regioni.
Zaia ha respinto l’idea che l’autonomia possa accentuare le disparità tra Nord e Sud, affermando invece che “è un’opportunità più per il Sud che per il Nord”. Secondo il presidente veneto, l’autonomia permetterebbe una gestione più efficiente e pratica delle questioni locali, citando come esempio la protezione civile: in caso di catastrofi limitate ai confini regionali, i presidenti di regione avrebbero la possibilità di agire più rapidamente, senza dover attendere l’autorizzazione da Roma.
Il governatore ha anche sottolineato l’importanza di “sburocratizzare” e ha respinto le accuse di egoismo rivolte alle regioni più ricche. “I soldi che una regione porta a casa sono relativi alla spesa che lo Stato faceva rispetto alla funzione che trasferisce. Rubiamo cosa a chi? Quale sarebbe l’egoismo dei ricchi?”, ha domandato retoricamente Zaia.
Nonostante l’incertezza sull’esito finale della riforma, Zaia si è detto convinto che l’autonomia sia inevitabile: “Se non la faremo per scelta, dovremo poi farla per necessità”.