Autonomia differenziata, l’allarme di Bianchi: “A rischio i servizi essenziali sia al Nord che al Sud”
Luca Bianchi, direttore dello Svimez, ha espresso un parere critico sulla riforma dell’Autonomia Differenziata proposta dal ministro Calderoli, attualmente in discussione in Senato. Secondo Bianchi, in un’intervista a La Repubblica, la riforma non solo sarà dannosa per il Sud Italia, ma potrebbe anche indebolire le regioni del Nord.
Bianchi sostiene che la riforma amplificherà i divari tra Nord e Sud, in particolare nei settori vitali come sanità, istruzione e assistenza. Avverte che il Sud subirà un deterioramento dei servizi pubblici, senza apportare benefici al Nord. Questa situazione, a suo parere, indebolirà l’intero paese, riducendo la competitività dell’Italia a livello internazionale.
La riforma è vista come un passo indietro, poiché favorisce gli egoismi territoriali a scapito dell’integrazione e della cooperazione nazionale ed europea. L’impatto negativo non riguarda solo le politiche pubbliche, ma anche il settore imprenditoriale. Il direttore rileva una progressiva freddezza da parte del mondo imprenditoriale.
Bianchi paragona l’Autonomia differenziata alla Brexit, mettendo in luce come entrambe le situazioni possano portare a un indebolimento delle posizioni rispettive su scala europea.
Un altro aspetto critico sollevato da Bianchi è la mancanza di garanzie concrete sui Lep. La riforma Calderoli, pur affermando il principio dell’impossibilità di attuare l’Autonomia senza i Lep, non prevede finanziamenti per colmare i divari. Ciò potrebbe cristallizzare definitivamente i divari di cittadinanza tra i territori.