Autonomia differenziata, i sindacati scrivono ai senatori: “La scuola sia fuori dal processo di regionalizzazione”

I sindacati (Flc Cgil, Cisl Scuola e Gilda) hanno inviato un appello ai senatori, in vista dell’avvio della discussione del disegno di legge sull’autonomia differenziata, perché si tenga la scuola “organo costituzionale” fuori dal processo di regionalizzazione avviato dal governo.
L’Autonomia differenziata è un concetto emergente nell’ambito amministrativo e legislativo italiano, basato sull’articolo 116, comma 3, della Costituzione, riformulata dalla legge costituzionale n. 3 del 2001. Tale principio mira a un nuovo assetto costituzionale che include la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni, stabilendo le competenze legislative esclusive dello Stato e definendo la potestà legislativa concorrente. La legge costituzionale permette alle Regioni a statuto ordinario di richiedere ulteriori forme di autonomia in materie di competenza legislativa concorrente e in alcune materie esclusive dello Stato, rispettando i principi di equilibrio finanziario.
Il Disegno di legge n. 615 è composto da dieci articoli e rappresenta uno strumento per l’attuazione dell’autonomia differenziata. Esiste un ampio dibattito accademico sull’autonomia differenziata, in particolare sulla sua implementazione in equilibrio con i principi di unità e uguaglianza. Gli studiosi sottolineano l’importanza di un approccio “solidaristico” o “cooperativo”, assicurando che ogni forma di differenziazione non minacci l’unità sociale ed economica della Repubblica.
Una questione particolarmente spinosa è la regionalizzazione dell’istruzione. Il Ministro Calderoli ha escluso il trasferimento di competenze in materia di norme generali sull’istruzione, puntando su un’analisi dettagliata e concreta delle richieste regionali. Ad esempio, la Lombardia nel 2019 richiese la gestione del personale scolastico, proponendo un approccio graduale e nel rispetto dell’invarianza di spesa pubblica.
Il limite principale di queste proposte riguarda la loro implementazione non ancora dettagliata e l’assenza di garanzia di miglioramento effettivo dei servizi. L’autonomia regionale non assicura automaticamente un incremento dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi, potendo anche riprodurre dinamiche non virtuose già sperimentate a livello statale.
Uil Scuola Rua: “La scuola nazionale è garanzia di diritti per tutti”
Anche la Uil Scuola Rua scrive ai senatori. “Il disegno di legge che andrà in discussione al Senato dal prossimo 16 gennaio, mira a concedere alle regioni a statuto ordinario, su richiesta, la competenza esclusiva sull’intera materia dell’istruzione. Questa prospettiva ci preoccupa poiché potrebbe frammentare il sistema nazionale – sottolinea il Segretario Generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile – minacciare il carattere universale e unitario della scuola, contravvenendo al principio costituzionale“.
Snals: “Non farebbe altro che aggravare il divario tra le regioni ricche e quelle povere”
Lo Snals Confsal rivolge un appello alle Senatrici e ai Senatori della Repubblica “affinché valutino, durante l’iter di approvazione del Disegno di Legge n. 615 relativo alle disposizioni per l’autonomia differenziata, le nostre raccomandazioni per garantire il carattere unitario del sistema nazionale di istruzione e la parità dei diritti di tutti i lavoratori della scuola“.