Autonomia differenziata, De Luca: “Uguali risorse per la scuola pubblica in tutte le regioni”

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Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha esposto le sue opinioni riguardo l’autonomia regionale durante l’inaugurazione della stazione di Porta Nolana a Napoli. “Non facciamoci trascinare negli ideologismi”, ha dichiarato, sottolineando che l’approvazione di tre emendamenti per la Regione Campania sarebbe accettabile.

De Luca ha ribadito che la Campania ha sempre guidato la battaglia contro l’autonomia differenziata, evidenziando però che questa battaglia si articola su due fronti: contro l’autonomia differenziata, che rischia di dividere l’Italia, e contro il centralismo burocratico di Roma e dei ministeri. Ha aggiunto che è necessario evitare di dare l’impressione di voler mantenere lo status quo, criticando l’attuale situazione burocratica del Paese.

Proposte per il Nord

Rivolgendosi agli amici del Nord, De Luca ha chiesto onestà intellettuale e l’approvazione di tre emendamenti. Il primo prevede risorse uguali per sanità e scuola pubblica in tutte le regioni italiane. Il secondo stabilisce che il numero di medici e personale sanitario sia proporzionato agli abitanti di ciascuna regione. Il terzo emendamento vieta alle Regioni di stipulare contratti integrativi regionali per sanità e scuola.

Preoccupazioni per il Sud

De Luca ha espresso preoccupazione per l’impatto di contratti regionali che potrebbero aumentare le retribuzioni dei medici, temendo che ciò possa causare una migrazione di giovani professionisti dal Sud al Nord, compromettendo la sanità meridionale. Ha ribadito che con l’approvazione di questi tre emendamenti, si potrebbe andare avanti con la discussione sull’autonomia.

Richiesta di confronto con il Governo

Il governatore ha annunciato che, una volta pubblicata la legge approvata nei giorni scorsi, la Regione Campania chiederà di partecipare al confronto con il Governo, sostenendo una linea contraria all’autonomia differenziata, definita da De Luca come “il controrisorgimento”. Ha inoltre chiesto l’attribuzione di competenze alla Regione per evitare passaggi burocratici inutili, come l’approvazione dei piani paesaggistici e le norme sugli impianti energetici.

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