Autonomia differenziata, Calderoli: “Il trasferimento delle funzioni previste dai LEP solo con risorse aggiuntive necessarie”
Durante la discussione alla Camera sulla mozione sull’autonomia differenziata, presentata dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Francesco Silvestri, il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli ha spiegato che la legge sull’autonomia differenziata non stanzia direttamente risorse finanziarie aggiuntive per il finanziamento dei Lep.
Tuttavia, ha sottolineato che la legge prevede che, qualora la determinazione dei Lep comporti nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il trasferimento delle funzioni potrà avvenire solo dopo l’entrata in vigore dei provvedimenti legislativi necessari per assicurare tali livelli.
Calderoli ha chiarito che la mancata previsione di stanziamenti aggiuntivi nel testo della legge-quadro è coerente con l’impostazione procedurale della legge stessa. La necessità di risorse aggiuntive potrà essere valutata solo dopo l’individuazione dei Lep e dei relativi costi e fabbisogni standard. “Prima sarebbe del tutto arbitrario avanzare stime sull’entità del fabbisogno di risorse aggiuntive necessarie al loro finanziamento”, ha spiegato il ministro.
Il Comitato tecnico-scientifico presieduto da Sabino Cassese, noto come Clep, sta lavorando per determinare i costi e i fabbisogni standard, utilizzando l’esperienza già maturata per i Comuni. Inoltre Calderoli ha sottolineato che non esiste alcuna interdipendenza tra il completamento del federalismo fiscale simmetrico e l’attuazione dell’autonomia differenziata. Tuttavia, ha ribadito l’attenzione del Governo per la piena attuazione del federalismo fiscale, con particolare riguardo alla perequazione, inclusa quella infrastrutturale.
Infine, Calderoli ha ricordato che il Fondo perequativo è oggetto di un principio e criterio direttivo specifico nella legge di delega fiscale, e ha confermato che il Governo sta lavorando per garantire il coerente esercizio della delega, con appositi tavoli tecnici in corso.