“Autocertificazione nei primi tre giorni di malattia. Medico e psicologo in ogni scuola”: a chiederlo Smi e Confsal

“Il governo adotti provvedimenti urgenti a partire dalla possibilità per i cittadini italiani di produrre, come in altri Paesi europei, l’autocertificazione per i primi tre giorni di malattia, nell’ottica della semplificazione burocratica”.
A chiederlo il Sindacato medici italiani (Smi) e la Confederazione dei Sindacati autonomi dei lavoratori (Confsal) precisando che “si lascerebbe in ogni caso all’Amministrazione di poter sempre disporre a campione la visita fiscale. Se il lavoratore ritiene che il suo malessere invalidante sia di natura passeggera può, sotto sua responsabilità, autocertificarla. Questo provvedimento rappresenterebbe uno sgravio del lavoro per i medici di medicina generale”.
Il segretario generale dello Smi Pina Onotri e il segretario generale di Confsal Angelo Raffaele Margiotta chiedono inoltre all’esecutivo che “in ogni scuola di ordine e grado s’istituisca un presidio sanitario, composto da medico scolastico, da un infermiere e uno psicologo per mettere in pratica un’efficace politica di prevenzione sanitaria e di tracciamento del contagio da coronavirus”.
“Sosteniamo il ripristino della medicina scolastica utilizzando l’apporto dei medici convenzionati per contrastare la pandemia con diagnosi precoci e tracciamento del contagio. I servizi di medicina scolastica possono rappresentare dei presidi sanitari efficaci perché direttamente presenti negli edifici scolastici e a stretto contatto con studenti, genitori e insegnanti”.