Aumento stipendio docenti, Fioramonti: ci sarà, insufficiente ma importante risultato

Nella spiegazione delle sue dimissioni, affidate ai social, il Ministro Fioramonti tocca anche l’argomento spinoso dell’aumento degli stipendi dei docenti.
E’ stato questo uno dei suoi campi di battaglia, quello per il quale puntava ad arrivare ad una cifra con tre zeri.
E proprio di stipendi parla il Ministro Fioramonti nell’elencare i risultati raggiunti durante il suo dicastero:
“Non è stata una battaglia inutile e possiamo essere fieri di aver raggiunto risultati importanti: lo stop ai tagli, la rivalutazione degli stipendi degli insegnanti (insufficiente ma importante), la copertura delle borse di studio per tutti gli idonei, un approccio efficiente e partecipato per l’edilizia scolastica, il sostegno ad alcuni enti di ricerca che rischiavano di chiudere e, infine, l’introduzione dell’educazione allo sviluppo sostenibile in tutte le scuole (la prima nazione al mondo a farlo).”
Aumento stipendio docenti: cifra potrebbe aggirarsi sugli 80 euro
La cifra a cui si potrebbe arrivare con il rinnovo del contratto 2019/21, potrebbe essere di circa 80 euro.
Cifra considerata non adeguata dai sindacati, forti della promessa di Bussetti prima e di Fioramonti poi, che avevano parlato di reperire fondi appositi per un aumento che corrispondesse ad una rivalutazione della figura anche dal punto di vista sociale.
Su quest’ultimo versante Fioramonti ha speso molte parole per elogiare il ruolo degli insegnanti
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E proprio nei giorni scorsi i sindacati FLCGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDa avevano firmato di nuovo con Fioramonti un accordo di reciproco impegno a reperire le risorse necessarie a rendere il tavolo contrattuale appetibile dal punto di vista economico.
Quella degli 80 euro (la cifra deve essere considerata comprensiva dell’elemento perequativo) deve essere considerata la base di partenza delle risorse reperire in Legge di Bilancio 2020.