Aumento stipendio docenti e ATA, Valditara: “Più soldi in busta paga, per dicembre contiamo di avere anticipo”. E sulla formazione: “Insegnanti meglio formati nelle realtà disagiate”

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha delineato in un intervento presso l’assemblea nazionale dell’Anci, le prossime mosse a favore del settore scolastico. Tra queste, un forte impegno verso il miglioramento degli stipendi dei docenti e l’investimento in infrastrutture per l’infanzia.
L’anno scorso, a novembre, è stato registrato un aumento stipendiale di 124 euro per i docenti. Oggi, una somma di 5 miliardi di euro è stata destinata al personale scolastico. Il Ministro ha inoltre annunciato che entro dicembre, è previsto un anticipo di tali fondi. Il quadro è ulteriormente migliorato dal taglio del cuneo fiscale, che, secondo le previsioni di Valditara, porterà a incrementi significativi per gli stipendi dei docenti.
E ancora: “Sono in programma investimenti per gli insegnanti, per favorire il tempo pieno, per formare docenti nelle realtà più disagiate. Ci sarà didattica sempre più innovativa per combattere la dispersione scolastica oltre a stanziamenti per le attività sportive con nuova palestre. Contiamo di usare anche i fondi per le periferie perché parte una concezione in parte nuova della scuola, capace di sviluppare il territorio”.
Novità per gli asili nido
Inoltre, Valditara ha annunciato una novità importante per gli asili nido. A partire dal 6 novembre, verrà aperto uno sportello dedicato agli enti locali. Questo servizio mira a rispondere alle esigenze dei Comuni in termini di investimenti negli asili, fornendo supporto tecnico e consulenza.
Le misure previste
Come scritto nelle scorse ore, comunque, ogni docente potrebbe beneficiare di un incremento approssimativo di 200 euro sulla propria busta paga, soprattutto per coloro la cui retribuzione annua non eccede i 35mila euro. Analizziamo i dettagli nella tabella
Il primo balzo retributivo potrebbe riguardare l’arrivo della seconda tranche di aumenti del CCNL 2019/21. Questo incremento, presente nell’Ipotesi di Contratto sottoscritta il 14 luglio 2023, si aggiunge ai 101 euro (medi lordi) ottenuti l’anno scorso, portando l’aumento totale a 124 euro lordi medi.
NOTA BENE A oggi l’ipotesi di Contratto sottoscritta lo scorso 14 luglio non è stata ancora firmata in via definitiva, pertanto non c’è ancora una data per la somma residua del CCNL 2019/21.
Un altro impulso proviene dall’anticipo del nuovo Ccnl, con un finanziamento di due miliardi di euro stanziati dalla manovra 2024. Di questi, il 40% verrà destinato al settore scolastico, traducendosi in un aumento medio di 70 euro al mese per i docenti, un cifra che può raggiungere fino a 100 euro al mese per i docenti con una maggiore anzianità.
La Legge di Bilancio 2024 introduce anche un taglio al cuneo fiscale-contributivo, che continuerà a beneficiare i lavoratori con redditi medio-bassi. Questa misura, insieme alla riforma delle aliquote Irpef, porterà a un incremento annuo di 1.298 euro, circa 110 euro al mese, per i lavoratori con un reddito di 27.500 euro lordi annui.
Aumento stipendi scuola, dai presidi ai docenti passando per Dsga e collaboratori: ecco tutte le cifre (AL LORDO) dell’indennità una tantum [TABELLA]
Tabella con gli importi (espressi al lordo)
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