Aumento stipendi: 100 euro di media netti al mese, quanto aggiungere con il cuneo fiscale? Le cifre. Sindacati, “non è così”

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A quanto ammonterà il prossimo rinnovo del contratto per i dipendenti del comparto scuola? Se parliamo di cifre lorde, si parla di 100 euro medi, cui aggiungere gli aumenti derivanti dal taglio del cuneo fiscale.

Aumenti netti a tre cifre, ma con il cuneo fiscale

Il mantra degli aumenti a tre cifre per i lavoratori della scuola è in circolo nella politica dai tempi del Ministro Bussetti. Il suo successore ha puntato in alto, chiedendo stanziamenti consistenti per il mondo della scuola. Richieste che gli sono costate le dimissioni, come promesso ad inizio legislatura.

Notizia di questi giorni, fornita dall’attuale Ministro Azzolina, è la disponibilità di fondi per aumenti medi di 100 euro, ma si tratta di cifre lorde. A queste cifre, però, bisogna aggiungere gli aumenti derivanti dal taglio del cuneo fiscale, che dipendono dal reddito.

In breve, i lavoratori della scuola, a seguito dell’entrata in vigore del cuneo fiscale, che hanno una retribuzione media annuale di 28.440 euro, pari ad un reddito medio annuale di 25.937 euro, il taglio del cuneo fiscale porterà ad un incremento netto delle retribuzioni di 440,95 euro da luglio a dicembre, pari ad un incremento mensile di 73,49 euro, che corrisponde ad una variazione del netto del 2,12%.

L’aumento medio, quindi, potrebbe anche arrivare a 130 euro netti.

I sindacati protestano, “non è così”

“Ad oggi, queste condizioni non ci sono”, secondo quanto dicono i sindacati di categoria FLCGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA.

I sindacati affermano che il taglio del cuneo fiscale “è una misura di equità sociale che riguarda tutti i lavoratori: nel caso specifico della scuola, peraltro, non tutti potranno beneficiarne.”

Necessario che gli aumenti passino da Contratto, perchaè “è finalizzato, da un lato, a recuperare la perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni, dall’altro a riconoscere l’impegno professionale di tutti i dipendenti. Sommare impropriamente i benefici del taglio del cuneo fiscale agli aumenti del Ccnl significa giocare con la realtà dei fatti.”

“Il punto è – concludono – che finora i fondi stanziati per gli aumenti contrattuali nel triennio 2019/2021 comportano un aumento di 80 euro medi mensili lordi, elemento perequativo compreso. Come si può sostenere che si tratti di aumenti dignitosi per una categoria su cui grava la responsabilità di formare le future generazioni?”

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