Aumenti stipendiali. Fedeli: no bonus merito e 500 euro nello stipendio. Sarebbero tassati e dimezzati

L’anticipazione viene riportata dal Messaggero, a firma L. Loi.
“La ministra Fedeli resta irremovibile. Inserire i 200 milioni del merito nella contrattazione, infatti, equivale a toglierli dai premi individuali, come prevede invece la legge 107 con i comitati di valutazione ad hoc che hanno premiato circa un docente su tre. Per quanto riguarda invece la formazione va considerato che i 500 euro annui erogati nella card dei docenti sono netti, qualora invece facessero parte della busta paga verrebbero tassati e quindi quasi dimezzati”
Pertanto, arriva così tramite stampa quella risposta politica che l’ARAN attendeva per portare avanti, la prossima settimana, la contrattazione sugli aumenti stipendiali per i dipendenti di Istruzione e Ricerca.
La risposta naturalmente si ferma al no. Il commento sulle tasse è della giornalista.
E dunque, se le somme aggiuntive vanno trovate, andranno ricercate in altri fondi, in altri capitoli di bilanci ancora non utilizzati.
La sensazione del personale della scuola è che alla fine la firma dei sindacati arriverà, ma la chiusura sarà al ribasso, e quel riscatto che i docenti attendono dal rinnovo contrattuale, tanto invocato dal Ministro, forse dovrà attendere la prossima legislatura.