Aumenti stipendi docenti e Ata, Valditara: “Somme in busta paga a dicembre” [VIDEO]

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Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha fatto il punto sull’attualità scolastica durante un’intervista concessa a RaiNews24.

Parte significativa di questi fondi sarà destinata ai contratti degli oltre 1,2 milioni di lavoratori della scuola. Valditara ha sottolineato come, già a partire da dicembre, ci saranno degli anticipi e nel 2024, si prevede la conclusione di un nuovo contratto con condizioni migliorate rispetto a quelle precedenti. L’abbattimento del cuneo fiscale contribuirà a ulteriori aumenti in busta paga: “La legge di bilancio stanzia ben 5 miliardi di euro per il personale dello Stato e una parte rilevante andrà al contratto per i lavoratori della scuola. L’anno scorso dopo anni di inutili trattative e discussioni nel giro di un mese abbiamo chiuso il contratto che è stato il migliore fino ad all’ora stipulato, nel 2024 contiamo di chiudere già un nuovo contratto con delle condizioni ancora migliori e fra l’altro già a dicembre 1.200.000 lavoratori avranno alcuni anticipi, se consideriamo poi l’abbattimento del cuneo fiscale, gli aumenti in busta paga saranno veramente interessanti”.

Per quanto riguarda il diritto allo studio, spiega Valditara, sono stati stanziati 78 milioni di euro, anche se in realtà le risorse disponibili sono 87 milioni. Questi fondi, non utilizzati dal 2017, aiuteranno le famiglie meno abbienti nell’acquisto di materiali didattici. Sono stati sbloccati 39 milioni di fondi pregressi, e ora verranno attribuiti altri 47 milioni per supportare circa 200.000 studenti.

Un’attenzione particolare è stata rivolta alle scuole di montagna, con l’obiettivo di supportare gli studenti delle aree disagiate. Tra le misure, specifica il Ministro, la defiscalizzazione di una parte dell’affitto per docenti e personale scolastico e un punteggio aggiuntivo per incentivare l’insegnamento in queste aree. Le iniziative mirano a garantire un servizio educativo efficace ed efficiente in aree di difficile accesso.

Inoltre, il Ministro ha toccato il tema della sicurezza nelle scuole, in seguito a episodi di violenza che hanno recentemente colpito alcune istituzioni. Valditara ha menzionato una riforma del voto di condotta e delle sospensioni, in fase di approvazione, che punta a educare gli studenti al rispetto e alla solidarietà, attraverso attività di cittadinanza solidale.

In risposta alle violente intrusioni in alcune scuole, come quella recente a Rho, provincia di Milano, il Ministro ha annunciato l’assistenza legale statale per docenti e personale aggrediti. Un passo significativo verso il rafforzamento della sicurezza e del rispetto all’interno delle istituzioni educative, assicurando un ambiente di apprendimento più sicuro e supportivo per tutti.

Come scritto nelle scorse ore, dunque, ogni docente potrebbe beneficiare di un incremento approssimativo di 200 euro sulla propria busta paga, soprattutto per coloro la cui retribuzione annua non eccede i 35mila euro. Analizziamo i dettagli nella tabella

Il primo balzo retributivo potrebbe riguardare l’arrivo della seconda tranche di aumenti del CCNL 2019/21. Questo incremento, presente nell’Ipotesi di Contratto sottoscritta il 14 luglio 2023, si aggiunge ai 101 euro (medi lordi) ottenuti l’anno scorso, portando l’aumento totale a 124 euro lordi medi.

NOTA BENE A oggi l’ipotesi di Contratto sottoscritta lo scorso 14 luglio non è stata ancora firmata in via definitiva, pertanto non c’è ancora una data per la somma residua del CCNL 2019/21.

Un altro impulso proviene dall’anticipo del nuovo Ccnl, con un finanziamento di due miliardi di euro stanziati dalla manovra 2024. Di questi, il 40% verrà destinato al settore scolastico, traducendosi in un aumento medio di 70 euro al mese per i docenti, un cifra che può raggiungere fino a 100 euro al mese per i docenti con una maggiore anzianità.

La Legge di Bilancio 2024 introduce anche un taglio al cuneo fiscale-contributivo, che continuerà a beneficiare i lavoratori con redditi medio-bassi. Questa misura, insieme alla riforma delle aliquote Irpef, porterà a un incremento annuo di 1.298 euro, circa 110 euro al mese, per i lavoratori con un reddito di 27.500 euro lordi annui.

Aumento stipendi scuola, dai presidi ai docenti passando per Dsga e collaboratori: ecco tutte le cifre (AL LORDO) dell’indennità una tantum [TABELLA]

Tabella con gli importi (espressi al lordo)

clicca sull’immagine per ingrandirla

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