Aumenti stipendi da 300 euro, Anief: bene, ma il costo della vita rimane altissimo, si adegui subito l’indennità di vacanza contrattuale 

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“È la prima volta in assoluto nella storia della scuola italiana” che arrivano in un lasso di tempo ridotto “quasi 300 euro di aumento mensili per 750 mila docenti”: le parole di soddisfazione sono del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e sono state pronunciate in queste ultime ore a Milano per ricordare che entro la fine del 2024 dovrebbe arrivare altre 160 euro lorde di incremento stipendiale, col rinnovo del Ccnl 2022/2024, dopo le 140 euro lorde di aumento arrivate con il rinnovo del contratto collettivo nazionale 2019/2021.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “i 300 euro agli insegnanti sono un dato di fatto e di questo dobbiamo dare atto al Ministro Valditara di essersi speso perché ciò avvenisse. Detto questo, però, è giunta l’ora che si adegui indennità di vacanza contrattuale portandola al 50% dell’inflazione che nel frattempo si è elevata di due cifre. Inoltre, occorre lavorare al meglio per recepire nella prossima Legge di bilancio le ulteriori risorse necessarie. Perché dopo 10 anni di blocco contrattuale, tra il 2008 e il 2018, con un gap che non si poteva recuperare con l’ultimo Ccnl, e con la guerra in Ucraina ancora in corso, servirebbero almeno 20 miliardi per allineare gli stipendi all’inflazione. Se poi si guardasse alla media europea, i finanziamenti pubblici di adeguamento dovrebbero essere ancora più importanti”.

“Sugli stipendi degli insegnanti – prosegue Pacifico – è vero che grazie all’ultimo contratto e alla indennità di vacanza contrattuale in godimento ci sono stati aumenti di 200 euro (120 euro per il CCNL 2019/2021, 80 euro di indennità di vacanza contrattuale per il 2024) rispetto al 2020 nell’ultimo anno. Però è anche vero che ai sensi della normativa nazionale vigente, gli stessi docenti dovrebbero percepire mensilmente almeno altri 100 euro subito (e 3mila di arretrati grazie agli 8 miliardi accantonati) per la sola indennità di vacanza contrattuale, mentre per rinnovare il CCNL 2022/2024 e recuperare il restante 50% dell’inflazione ci vorrebbero altri 160 euro di aumenti mensili come annunciato dal ministro Valditara e quindi altri 8 miliardi rispetto a quelli stanziati”.

“Per non parlare della necessità dello Stato, come avvenuto nel settore privato, di reperire altri 8 miliardi per recuperare ancora il gap con il costo della vita registrato durante il blocco 2008/2018 e altri 3 miliardi per lo sblocco per la carriera del 2013. A conti fatti, quindi, servono ancora 20 miliardi. Le ragionerie dello Stato, nel frattempo, stanno rispondendo alle diffide preparate dall’Anief per interrompere la prestazione quinquennale nella vertenza per il recupero di 4 mila euro in media di anticipo aumenti contrattuali per il triennio 2022/2024 rispetto all’assegno ricevuto a dicembre dal personale di ruolo, e a partire da marzo dal personale precario”, conclude il presidente del giovane sindacato rappresentativo.

Per scaricare la diffida e recuperare l’indennità di vacanza contrattuale cliccare sul seguente link.

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