Aumentare il numero di laureati e ridurre la dispersione scolastica: gli obiettivi del governo per la scuola nel discorso di Letta alla Camera
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Red – Nel suo discorso alla Camera dei Deputati per chiedere la fiducia al suo governo il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha parlato anche di istruzione e di insegnanti, nonché di ricerca ed innovazione, tutti elementi essenziali per la ripresa del Paese contro la grave crisi economica mondiale.
Red – Nel suo discorso alla Camera dei Deputati per chiedere la fiducia al suo governo il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha parlato anche di istruzione e di insegnanti, nonché di ricerca ed innovazione, tutti elementi essenziali per la ripresa del Paese contro la grave crisi economica mondiale.
Riportiamo le sue parole:
"La società della conoscenza e dell’integrazione si costruisce sui banchi di scuola e nelle università. Dobbiamo ridare entusiasmo e mezzi idonei agli educatori che in tante classi volgono il disagio in speranza e dobbiamo ridurre il ritardo rispetto all’Europa nelle percentuali di laureati e nella dispersione scolastica. In Italia c’è una nuova questione sociale, segnata dall’aumento delle disuguaglianze. Solo il 10% dei giovani italiani con il padre non diplomato riesce a laurearsi, mentre sono il 40% in Gran Bretagna, il 35% in Francia, il 33% in Spagna. Bisogna finalmente dare piena attuazione all’art. 34 della Costituzione, per il quale "i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi".L’uguaglianza più piena e destinata a durare nelle generazioni è oggi più che mai l’uguaglianza delle opportunità.
Per rilanciare il futuro industriale del Paese, bisogna scommettere sullo spirito imprenditoriale e innovare e investire in ricerca e sviluppo. Per questo intendiamo lanciare un grande piano pluriennale per l’innovazione e la ricerca, finanziato tramite project bonds. La ricerca italiana può e deve rinascere nei nuovi settori di sviluppo, come ad esempio l’agenda digitale, lo sviluppo verde, le nanotecnologie, l’aerospaziale, il biomedicale."