Aumentano contenziosi scuola famiglia in tribunale e in organi garanzia scuole

Il numero dei contenziosi fra le scuole e le famiglie continua ad aumentare. E’ quanto rileva Massimiliano Sambruna, segretario generale Cisl Scuola Milano.
Al quotidiano Il Giorno, ha affermato: “L’agenda dei nostri avvocati è piena. È aumentato esponenzialmente il livello di conflittualità nelle scuole: lo si vede nelle continue contestazioni fra dirigenti e personale, fra presidi e direttori dei servizi amministrativi e fra scuole e famiglie”.
Oggetto del contendere anche davanti agli organi di garanzia delle scuole è spesso legato ai provvedimenti e ai divieti in classe, nei casi meno gravi ma considerati ingiusti dai genitori, compreso per esempio il cellulare in classe. Si arriva ai casi più insidiosi dei genitori si ribellano anche sull’andamento e sulla continuità didattica.
Secondo il legale Mario Violetta, “l’aumento dei contenziosi è evidente soprattutto con le famiglie“. A lui si rivolgono dirigenti e docenti e dirigenti e confessa di essere colpito da un dato: “Solitamente in questi ultimi mesi dell’anno, quando ci si avvia ormai verso la chiusura, lo sforzo era concentrato verso le ultime valutazioni, la situazione era più tranquilla“.
Secondo il legale, è mutata negli ultimi 20 anni la triangolazione fra docenti, genitori e figli. “Tutto viene messo in discussione” ha detto, rassicurando solo che non sempre si finisce in tribunale anche per i costi legali elevati”.
La stessa situazione è confermata anche dall’osservatorio della Cgil che ha rilevato nello scorso anno un aumento degli interventi disciplinari legati al rapporto scuola, famiglia e società. A questi secondo quanto riferisce Caterina Spina della Cgil, si aggiungono anche gli episodi “di violenza che si amplificano e che evidenziano un fenomeno che ci allarma: genitori che assumono comportamenti in qualche modo offensivi e lesivi della dignità professionale dei docenti. importantissimo che sia il Miur che l’ufficio scolastico si facciano parte attiva a sostenere la docenza e gli operatori scolastici colpiti da questa situazione inaccettabile“.
Caterina Spina, come riferito anche dal quotidiano, fa parte del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Proprio il Cspi ha espresso di recente il parere in merito alle aggressioni subite da docenti e dirigenti e più in generale riguardo al rapporto scuola/famiglia.