Attribuzione degli incarichi, dagli esperti esterni a quelli interni (tutor, docenti, co-docenti): scarica un esempio di Regolamento

Ai sensi dell’art. 40 del D.A. n. 895/2001, il regolamento sulla “Disciplina delle modalità ed i criteri per il conferimento di contratti di prestazione d’opera per attività ed insegnamenti che richiedano specifiche e peculiari competenze professionali” si inserisce a pieno titolo e con giustezza, nell’ambito della programmazione annuale di una qualsivoglia istituzione scolastica al fine di provvedere a tipiche e motivate necessità didattiche e formative eventualmente deliberate dal collegio dei docenti e dal consiglio di istituto e inserite nel PTOF.
I contratti di prestazione d’opera
Le istituzioni scolastiche nell’alveo delle loro competenze e della loro autonomia organizzativa e didattica possono stipulare contratti di prestazione d’opera con esperti per peculiari attività ed insegnamenti al fine, nell’ambito delle scelte operate, di tipo didattico, educative e formative, di:
- garantire l’arricchimento dell’offerta formativa,
- realizzare particolari progetti didattici,
- realizzare specifici programmi di ricerca e di sperimentazione.
Di quali attività parliamo?
Le attività per le quali le scuole italiane, di ogni ordine e grado, possono ricorrere a esperti, nella loro duplice caratteristica, interni o esterni, devono necessariamente essere:
- coerenti col Piano Triennale dell’Offerta Formativa e nella sua scansione annuale;
- coerenti con le disponibilità finanziarie eventualmente programmate dall’Istituzione scolastica.
Evidentemente, ogni qualvolta si presenta la necessità, prima di utilizzare un esperto esterno, è necessario verificare effettivamente l’inattuabilità dell’attività programmate utilizzando personale in servizio interno alla scuola anche al di fuori delle sue mansioni e ricorrendo, dunque, ad altra tipologia contrattualizzata di incarico.
Quali sono le qualità oggettive?
Al fine di dare appagamento alle esigenze programmate o determinatesi in corso d’anno ma sempre all’interno delle scelte operate nel PTOF, l’istituto, appurata l’incapacità di usufruire di personale interno in qualunque modo disponibile, in coesione con le disponibilità finanziarie e le esigenze didattiche da appagare e in base alle peculiarità delle competenze professionali fa istanza all’esperto esterni provvedendo alla stipulazione di:
- contratti di prestazione d’opera con esperti interni o esterni;
- specifiche convenzioni con altri enti pubblici o privati.
Qualità soggettive e professionali
Il contratto o la eventuale convenzione sono stipulati con esperti o, eventualmente, Enti italiani o stranieri, in grado di dar appagamento all’iniziale e necessaria richiesta di esperienza tecnico-professionale nell’istruzione o nel progetto didattico proposti dalla scuola.
Come per ogni tipologia di incarico, anche nel caso specifico, l’eventuale affidamento avverrà solamente dopo avere acquisito l’autorizzazione da parte dell’amministrazione di competenza dell’esperto, se si tratta di un dipendente pubblico, in applicazione stretta all’art.53 del D.Lvo 165/2001 e le modificazioni ed integrazioni sopravvenute successivamente.
Le collaborazioni plurime
Per i docenti provenienti da altre istituzioni scolastiche è da applicare l’art. 35 “Collaborazioni plurime” del CCNL-scuola 29.11.2007. Per le attività di formazione ed aggiornamento disposte dall’Amministrazione, la consegna di incarichi ad esperti esterni deve necessariamente considerare tutte le possibili indicazioni dalla stessa fornite.
Criteri
Ma con quali criteri deve avvenire ciò? Il dirigente scolastico Prof.ssa Francesca Pellegrino dell’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” di Valderice, una impeccabile preparazione didattico-educativa-metodologica-organizzativa, nel Regolamento della sua scuola ne indica alcuni:
- “assicurare trasparenza nelle procedure e nella selezione
- garantire la qualità della prestazione
- valutare più opzioni sulla base di competenze professionali acquisite e titoli valutabili
- scegliere la soluzione più conveniente in termini di costo/beneficio
- fra più opzioni, valutare l’opportunità di dare la precedenza alla collaborazione con personale docente esperto, in servizio presso altre scuole statali, previa autorizzazione del Dirigente scolastico della scuola di appartenenza, ai sensi dell’art. 35, CCNL 29/11/2007
- nel caso che, nell’ambito di un progetto/attività, un esperto di provata competenza abbia già collaborato occasionalmente e proficuamente con l’istituto negli anni precedenti, il Dirigente può assegnare un titolo di preferenza all’esperto stesso”.
Avvisi di selezione
Il dirigente scolastico Prof.ssa Francesca Pellegrino ritiene infatti, che il Dirigente, “sulla base del PTOF adottato e dei progetti proposti nel programma annuale, individua le attività e gli insegnamenti per i quali possono essere conferiti contratti ad “esperti” e ne dà informazione con uno o più avvisi pubblicati all’Albo della scuola e sul Sito web ufficiale. Gli avvisi indicheranno modalità e termini per la presentazione delle domande, i titoli che saranno valutati, la documentazione da produrre e l’elenco dei contratti che s’intendono stipulare. I candidati devono essere in possesso sia dei requisiti per l’accesso al pubblico impiego che di quelli professionali specificatamente richiesti. Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito, può presentare domanda alla scuola ai fini dell’individuazione dei contraenti cui conferire l’incarico”.
Individuazione dei contraenti
È il Dirigente Scolastico che, dopo avere effettuata l’apposita selezione mediante valutazione comparativa, individua i contraenti cui assegnare gli incarichi.
Ma con quale modalità vengono selezionati? E sulla base di quali titoli?
Eccoli:
- curriculum complessivo del candidato;
- contenuti e continuità dell’attività professionale e scientifica individuale o svolta presso studi professionali, enti pubblici o privati;
- pubblicazioni e altri titoli.
Il dirigente scolastico Prof.ssa Francesca Pellegrino, nel funzionale regolamento predisposto dal suo istituto precisa che “per la valutazione comparativa dei candidati il Dirigente Scolastico farà riferimento ai seguenti criteri per l’attribuzione degli incarichi:
Per le figure di esperti esterni si richiederà documentata esperienza in attività pluriennali per l’area interessata e saranno in particolare presi in considerazione i seguenti criteri:
adeguatezza dei titoli;
- rilevanza del curriculum (laurea, titoli di specializzazione, abilitazioni specifiche);
- esperienze specifiche nella particolare area di intervento;
- congruenza dell’attività professionale o scientifica svolta dal candidato con gli specifici obiettivi formativi dell’insegnamento/attività formativa per i quali è bandita la selezione;
- eventuali precedenti esperienze specifiche.
Le figure di esperti interni, tutor, docenti, co-docenti
Per le figure di esperti interni, tutor, docenti, co-docenti saranno considerati prevalenti i seguenti elementi:
- Disponibilità individuale espressa dal personale;
- Competenze specifiche documentate;
- Esperienze ed incarichi specifici nella particolare area di intervento;
- Corsi di formazione aggiornamento pertinenti;
- L’adeguatezza dei titoli culturali e professionali.