Atto di indirizzo 2024, D’Aprile (Uil Scuola Rua): “Servono risorse aggiuntive per il nuovo contratto. Vanno detassati gli aumenti contrattuali per recuperare il potere d’acquisto”

WhatsApp
Telegram

Nella tarda mattinata si è svolto l’incontro fra il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e le organizzazioni sindacali rappresentative del Comparto istruzione e Ricerca per un confronto sull’emanazione dell’Atto di indirizzo propedeutico al Contratto 2022-24.

In una nota, Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua, commenta quanto avvenuto a Viale Trastevere.

“Il rinnovo del contratto deve innanzitutto tradursi nella volontà di mettere a sistema gli investimenti: il primo è quello sul personale”, ha dichiarato D’Aprile. È evidente che per il sindacalista, la valorizzazione del personale scolastico è la chiave di volta per un sistema educativo efficace e di qualità.

L’atto di indirizzo presentato dal ministro è stato descritto da D’Aprile come “a maglie larghe”, un approccio che il sindacato sembra apprezzare. Tale flessibilità potrebbe infatti aprire la strada a negoziati che portino a una reale valorizzazione del personale, sia dal punto di vista economico che normativo.

Un punto interessante emerso durante l’incontro riguarda la figura del ‘docente incentivato’, introdotta dal DL 36/2022. D’Aprile ha accolto con favore la proposta di rivedere questa figura, ricordando come il sindacato abbia sempre considerato tale meccanismo discriminatorio. “Si tratta di una norma che manifesterà la sua efficacia nel 2032 e solo per il 5% dell’intera platea di docenti”, ha sottolineato.

Ma le richieste di D’Aprile non si fermano qui. Il Segretario ha delineato una serie di priorità per il nuovo contratto, tra cui spicca la necessità di uno stanziamento sostanziale per recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione. In particolare, ha proposto la detassazione degli aumenti contrattuali, una mossa che potrebbe fare una differenza significativa nelle buste paga del personale scolastico.

D’Aprile ha anche sottolineato l’importanza di uniformare gli stipendi tra i vari ordini di scuola, soprattutto considerando che ora è richiesto lo stesso titolo di studio. Inoltre, ha proposto di estrapolare la scuola dai vincoli di bilancio, creando capitoli di spesa specifici per gli aumenti retributivi.

Il Segretario non ha trascurato l’importanza del fondo d’istituto, sottolineando la necessità di incentivarlo dopo anni di tagli che ne hanno snaturato la concezione originaria.

Riguardo alle politiche sul welfare annunciate dal Ministro, D’Aprile ha mantenuto una posizione cauta, sottolineando la necessità di una valutazione più approfondita per determinarne l’effettiva attuazione.

Un punto interessante sollevato da D’Aprile riguarda la questione delle basse retribuzioni. Secondo lui, non si tratta di un problema che divide Nord e Sud, ma di una questione che riguarda l’intero paese, “da Nord a Sud”.

D’Aprile ha delineato i punti chiave che, a suo avviso, dovrebbero caratterizzare il prossimo rinnovo contrattuale: stanziare risorse aggiuntive, rimarcare la specificità della comunità educante, rafforzare gli organi collegiali e le relazioni sindacali, tutelare la libertà di insegnamento e porre attenzione al dettato costituzionale.

WhatsApp
Telegram

Offerta Riservata TFA 2025: Abilitazione all’insegnamento da € 1.400 con Mnemosine